bluff sicurezza

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Re: bluff sicurezza

Messaggioda dave » dom feb 15, 2009 2:52 am

altri stupri, altre violenze...con vittime sempre più piccole (14-15 anni)...

mamma mia, che cambiamenti rispetto a uno/due anni fa! :wink:
dave
 
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Re: bluff sicurezza

Messaggioda MAXLINE » dom feb 15, 2009 10:52 am

dave ha scritto:altri stupri, altre violenze...con vittime sempre più piccole (14-15 anni)...

mamma mia, che cambiamenti rispetto a uno/due anni fa! :wink:


Alcuni giorni fa seguivo una trasmissione radio in cui si trattava esattamente questo sempre più preoccupante fenomeno della violenza dei minori tra i minori, con psicologi, sociologi e genitori.
Ne emergeva, guarda caso, un quadro devastato dalla preoccupazione, in quanto non solo il fenomeno degli stupri e non solo è in continua ascesa, ma moltissimi dei ragazzi rei esaminati non aveva quasi la minima idea della gravità di ciò che aveva commesso.
Come definirla...una sorta di puerile "inconsapevolezza" ? :roll:

Non sono più un ragazzino da parecchio tempo ma ricordo che anche nell'epoca in cui lo ero, certe cose esistevano già ma drasticamente minori per numero e drammaticità, almeno nella stragrande maggioranza delle volte.
Oggi l'eccessivo permissivismo sociale e a scuola, unitamente alle molteplici situazioni di degrado famigliare e molti messaggi in tv nemmeno troppo velati, hanno creato un fertilissimo terreno per la crescita di simili istinti.
Contemporaneamente, parlando di famiglie, si rimarcava più volte che parecchi dei giovanissimi responsabili di questi fatti provenivano da famiglie apparentemente "a posto", genitori ai quali è caduta letteralmente la mascella a terra quando hanno appreso che razza di fenomeno era il proprio figliolo.
Rispolvero, anche se anacronistica, la vecchia espressione "attenti alle compagnie".
L'aggregazione tra soggetti predisposti a simili violenze è una polveriera pronta a esplodere in qualsiasi occasione, anche per quei ragazzi che magari nemmeno si sarebbero sognati di farne parte ma coinvolti in quel particolare momento di "euforia", per spirito di emulazione e, soprattutto, per non essere a meno dei compagni di branco con conseguente presa per i fondelli.
Ecco,per loro questo è terribilmente fondamentale: non essere a meno.

Ho parlato solo di ragazzi italiani: se parlassi dell'apporto che gli extracomunitari hanno fornito a questo fenomeno e dei rimedi da effettuare al più presto, potrei risultare davvero spietato.
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