Italia = paese talebano

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Italia = paese talebano

Messaggioda dave » mer apr 15, 2009 1:26 pm

http://www.repubblica.it/2009/04/sezion ... vespa.html

Santoro deve moderarsi, Vauro viene sospeso.
Dopo Grillo e Luttazzi, ecco nuovamente Santoro col bavaglio e un comico bannato.
Paese democratico, non c'è che dire...
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Re: Italia = paese talebano

Messaggioda enry » mer apr 15, 2009 2:54 pm

Intanto pure Maroni si stizzisce per una battuta di Crozza ( tra l'altro niente di che... onestamente )
40esimo posto sulla libertà di stampa DOPO Cile e Corea del Sud ( ma cmq davanti a quella del Nord ), un caso?
Cmq, alla fine il problema era Vauro, visto che "non sono stati rilevati particolari squilibri nel dibattito della puntata".
Strano però che Fede possa tutte le sere fare "satira" su qualsiasi esponente del centro-sinistra storpiando nomi e mettendo foto di tutti i tipi.
Bene così.
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Re: Italia = paese talebano

Messaggioda dave » mer apr 15, 2009 3:12 pm

Anna Masera de La Stampa coglie perfettamente il punto...non voglio nemmeno pronunciarmi sulla questione Crozza-Maroni: certo che non avere nemmeno un briciolo di autoironia è profondamente triste e noioso...


Il terremoto, Fortapasc,
e la libertà di informazione a rischio




Manifestazione di protesta alla Rai venerdì 17 aprile alle 17


Avete visto Fortapasc? Andate al cinema, merita. Racconta una storia di 25 anni fa, ma sembra di oggi. E infatti il film rischia il sequestro...

Premetto: non guardo la televisione se non per sbaglio o per lavoro. Mi sono persa, quindi, la trasmissione Anno Zero di Michele Santoro, sotto inchiesta a quanto pare per aver criticato la Protezione civile in Abruzzo per il terremoto. Ne ho visto solo oggi qualche spezzone su YouTube, per motivi di lavoro, visto che è diventata una notizia del giorno. E ho visto e ascoltato l'intervento di Marco Travaglio, sul "mercato del cemento".

E temo che abbiano ragione, i media dei paesi democratici stranieri, ad allarmarsi per la libertà di informazione a rischio in Italia.

Sono stata ad Amsterdam un paio di giorni prima di Pasqua e persino il tassista era informato sul nostro premier con l'elmetto da pompiere che - in pieno stile populista che ricorda tanto il peronismo argentino - rassicurava la vecchina abruzzese rimasta senza dentiera per colpa del terremoto, con i media italiani che facevano da megafono a questo spot governativo: uno fra tanti, c'è l'imbarazzo della scelta...

Vi invito a leggere a questo proposito l'editoriale di qualche giorno fa sul Guardian di Tana De Zulueta ...

e il lungo post di oggi di Agoravox ...

e per vostra informazione vi giro l'email che ho ricevuto da Radio Città Aperta, intitolata: "I terremoti distruggono le case e uccidono le persone.
Il silenzio dell’informazione uccide le coscienze":
"Il tentativo di tappare la bocca alle denunce della trasmissione Anno Zero sulla situazione in Abruzzo dopo il terremoto non deve passare. La complicità degli apparati politici e dei massmedia con l’imbavagliamento dell’informazione sulla reale situazione nell'Abruzzo devastato dal terremoto è la vera indecenza che va smascherata".
Radio Città Aperta e Megachip invitano tutti a difendere la libertà di informazione
"con una manifestazione davanti alla Rai
in Viale Mazzini a Roma
venerdi 17 aprile alle ore 17.00
(info: www.radiocittaperta.it ; www.megachip.info)" .

Dopodiche, penso che ci siano ancora tantissimi bravi giornalisti italiani che vogliono fare il loro mestiere, con scrupolo e per informare sul serio.

Per questo vi consiglio il film di Marco Risi, Fortapasc, che racconta la storia di Giancarlo Siani, il giovane giornalista del Mattino di Napoli ammazzato dalla camorra nel 1985 perchè aveva scoperto tangenti e connivenze fra ditte costruttrici e politici che distribuivano gli appalti.... Aveva 26 anni, non aveva ancora nemmeno il contratto di praticante: era un precario, un "abusivo" con la passione per il giornalismo d'inchiesta.
Il fatto è che la democrazia ha bisogno di giornalismo. Ma di "giornalisti giornalisti", non di "giornalisti impiegati" (chi ha visto il film, capirà)...

A proposito di giornali e di giornalismo, Clay Shirky sul Guardian ha scritto questo lucido articolo (e ringrazio della segnalazione gli amici di Facebook, che hanno condiviso con tempismo il link).

Infine, contro il buonismo dilagante, quello di Giacomo di Girolamo mi sembra un richiamo limpido alle responsabilità della nostra politica: imparassimo a eleggerci una classe dirigente degna di questo nome, anzichè limitarci a inviare gli sms solidali!
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Re: Italia = paese talebano

Messaggioda enry » mer apr 15, 2009 6:35 pm

Solo due cose: sulla mancanza di tatto e sul fatto che si poteva aspettare, come detto dal Direttore, sono sostanzialmente d'accordo.
Sulla tv in generale...beh, che ci sia un'anomalia tutta italiana mi sembra una cosa evidente.
Dispiace che una persona che reputo intelligente come Maroni faccia baccano per una battuta innocua come quella di Crozza.
Tra l'altro Castelli è presente molto spesso ad Anno Zero e non ha mai avuto problemi di questo tipo, anzi, l'ho addirittura sentito elogiare alcuni servizi di Santoro.
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Re: Italia = paese talebano

Messaggioda The Director » gio apr 16, 2009 6:39 pm

enry ha scritto:Solo due cose: sulla mancanza di tatto e sul fatto che si poteva aspettare, come detto dal Direttore, sono sostanzialmente d'accordo.
Sulla tv in generale...beh, che ci sia un'anomalia tutta italiana mi sembra una cosa evidente.
Dispiace che una persona che reputo intelligente come Maroni faccia baccano per una battuta innocua come quella di Crozza.
Tra l'altro Castelli è presente molto spesso ad Anno Zero e non ha mai avuto problemi di questo tipo, anzi, l'ho addirittura sentito elogiare alcuni servizi di Santoro.



Mi fa piacere che concordi sul primo punto. Oltretutto attendere un pò di più può solo giovare, visto che c'è più tempo per raccogliere dati a supporto di una qualsivoglia tesi.

Sull'anomalia della tv italiana ok, ma non sarei così sicuro che là fuori tutto il mondo sia differente, magari ci sono situazioni che non conosciamo, non penso che ognuno di noi si sia studiato i possedimenti dei primi ministri di tutto il globo... Poi posso anche riconoscere che la RAI sia accondiscendente verso chi 'regna' adesso, ma ditemi in tutta onestà: quand'è che la RAI non si è inchinata al governo di turno??? Poi ancora una cosa: davvero qualcuno pensa che RAI 3 sia al servizio di Berlusconi? Mi permetto di dubitare...

Mi sono andato a cercare la battuta di Crozza, che era questa: "Vedo che ci sono Maroni e Belpietro in studio... ma non era una puntata sul meglio dell'Italia?"... Ok, è legittimo pensare che non sia pesante come battuta (anche se, a ben vedere, un tantino lo è...), ma ditemi: quand'è che Crozza farà battute analoghe su, che so io, Fassino e Sansonetti? Sappiamo tutti che si guarda bene dal farlo, al massimo sfotte Fassino per la sua magrezza, che è una battuta di peso ben diverso da quella di cui sopra...

Infine, OT, torno sul referendum: confermo di essere d'accordo all'accorpamento elettorale se serve ad evitare sprechi di denaro, però mi è venuta da pensare una cosina... non sarà che i sostenitori del referendum vogliono l'accorpamento del voto nel disperato tentativo di raggiungere il quorum? Ecco, io penso che il quorum lo si debba raggiungere ponendo quesiti SENTITI e INTERESSANTI, non trovando escamotage per sfangarla...
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Re: Italia = paese talebano

Messaggioda dave » gio apr 16, 2009 7:25 pm

Che in Italia ci sia un problema di conflitto di interessi lo sanno anche i neonati e basta vedere il diverso trattamento che quotidianamente è stato finora riservato al governo Prodi e al governo Berlusconi. Studio Aperto, sotto il governo Prodi, aveva l'angolo "l'indignato speciale" (su ogni minima magagna del Paese), sotto il governo Berlusconi, "i giovani di successo". Tanto per fare un piccolo esempio...

Crozza lo ricordo, così a memoria, piuttosto duro con Veltroni e con il PD; addirittura fece scalpore un suo spettacolo ben poco accondiscendente prima delle elezioni del 2006

OT: siamo d'accordo assolutamente su tutto. Si DOVEVA fare l'election day per evitare sprechi, tuttavia ben consapevoli che questa scelta avrebbe giovato politicamente in una certa direzione...Tuttavia, in un momento come questo, l'aiuto all'Abruzzo dovrebbe venir prima di ogni interesse politico
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