riflessione sull 'underground....

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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ouroboros » mer set 23, 2009 7:57 pm

sigur ha scritto:Oh io quando mi sfogo lo faccio di pancia niente da dire, è che mi infoio!!! :ok:



ne hai ben donde.....hai ragione al 100%....in passato, più per accompagnare alcuni amici che per reale amore per il "clubbing", ho frquentato locali in Nord Italia e tastato con mano la squallida "italia oscura"....il 90% deklle ragazze non sapevano distingure alcun pezzo, chiedevano al dj "mi metti Depeche ?" mentre stava andando proprio un pezzo dei Dpeche, ma che non era Personal Jesus o Emjoy the Silence, gli unici due che le dark conoscono...tutto vestiti, cocktail e basta.....tolte poche persone il resto è un miscuglio tra il Circo Barnum e il bar di Guerre stellari......conoscenza musicale, testata personalmente, fatta di qualche cdr masterizzato da "un amico" con 10 pezzi, sempre quelli, e basta......ma il bello è che sta gente si sente una elite, giudica, critica, non gli sta bene nulla, ma in concreto, a parte riempire le piste da ballo e ubricarsi (o anche altro) che fa per la scena ??????? poi i fessi come e me o latri pochi cercano di fare qualcosa, ma guai, "non sei della scena" oppure "il genere è un pò troppo ostico" o cazzate del genere......sono stato metallaro in gioventù e ne sarò sempre fiero, perchè in quell'ambiente, anche se c'era della fuffa, c'era più onestà intellettuale.....amen
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda drunkboy » mer set 23, 2009 8:00 pm

sigur ha scritto: momenti in cui a malapena mi prendevo una cassetta su sweetmusic nelle offerte


Mittttttica la Sweetmusic :-D
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda MAXLINE » mer set 23, 2009 11:57 pm

The Director ha scritto:Marco, hai ragione, ma non ci diciamo niente di nuovo.

Io ribadisco: PRENDIAMO ESEMPIO DAI METALLARI! Gli ridiamo dietro, ma loro anche qui hanno prodotto grandi risultati, con festival grossi, medi, piccoli e un sacco di concerti dove la gente VA, merchandise che si vende, dischi pure, gli Iron Maiden allegati a Panorama, santoddio!!! Perchè sono riusciti loro ad essere una forza numerica se la loro musica è molto meno accessibile della nostra (ed E' così, lo sappiamo tutti!)??? Semplice: loro EVANGELIZZANO SEMPRE E COMUNQUE, e i risultati SI VEDONO. Noi sì che dovremmo evangelizzare, col synthpop che può piacere ad ogni potenziale fan dei Depeche Mode, con cantautrici che non temono Tori Amos, con roba danceable che può spazzare via tutta la spazzatura da discoteca commerciale... lo facciamo? Penso proprio di no, perchè se lo avessimo fatto col 10% della convinzione che ci hanno messo negli anni i metallari, oggi saremmo 10 volte più numerosi di loro ed il nuovo VNV Nation andrebbe nella top 10 commerciale, come gli Iron Maiden. E invece...


Ne abbiamo già discusso in appositi e trascorsi ambiti, dell'evangelizzazione.
Resto fermamente convinto, anche a seguito di numerosi riscontri personali, che la diffusione ed il destino del messaggio underground ( sia esso electro o new folk) tra un pubblico fortemente distratto e superficiale come quello odierno, è indissolubilmente incatenato alla capacità e la spinta della propaganda dei media o del pubblico stesso. Quella dei metals è sacrosanta verità: hanno saputo far sopravvivere una scena spesso in pericolosa discesa con la sola leva della divulgazione e del passaparola.
La compattezza di quel panorama mi allibisce, contrariamente al nostro che sembra invece costruito su basi prettamente individuali incurante del deflagrante potenziale attrattivo che potrebbe sprigionare. :roll:
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ForgottenTear » gio set 24, 2009 11:43 am

Il problema maggiore è, secondo me: esiste in Italia una vera e propria "scena Underground"?
Certo, esiste la musica considerata "di settore" che viene occasionalmente usata in certi locali e posti, ma esiste davvero un nutrito gruppo di persone che s'interessano in maniera totale al genere (sia esso EBM,New Folk, Power Noise, o altro), al di fuori dell'ascolto casuale o comunque dei gruppi di punta? Esiste una vera e propria "cultura underground"?
Personalmente, purtroppo. penso di no. Esistono sparuti individui che s'interessano a livello personale, spesso guardando all'estero e a scene d'oltre oceano, che s'interessano anche aglia spetti culturali del fenomeno tramite letture, ricerche d'informazione, l'ascolto di realtà emergenti etc., ma appunto si tratta di iniziative individuali che si fermano a quel contesto.
Forse dobbiamo renderci conto di una triste realtà: in Italia un certo movimento "non s'ha da fare", forse per ragioni congeniali ai nostri caratteri culturali, forse perchè sono mancate le giuste occasioni, o forse semplicemente perchè si.
Esiste lo sfruttamento momentaneo di una cosa che in un dato momento, nelle sue forme più commerciali "tira", per poi smettere quando l'effetto novità è terminato (si veda cos'è successo con le serate a tema EBM), con zero interesse sia da parte di avventori, sia da parte egli organizzatori; manca in entrambe le direzioni la volontà di creare una tale cultura (nel generale), e già la cosa sarebbe difficile se ci fosse l'interesse da parte di una sola direzione.
Forse infondo l'italiano medio rimane tale, anche quando si veste a festa con trucco e vestiti oscuri, forse semplicemente in Italia certa musica rimarrà sempre di serie Z, qualcosa da sfruttare per l'occasione, quasi vergognandosi, per poi purificarsi appena si può con ascolti "più alti", Metal in primis.
Naturalmente generalizzo, ma onestamente mi si può dire che il quadro generale non è questo?
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda Monochrome » gio set 24, 2009 11:51 am

Perchè avverto un forte senso di deja vu?????????
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda The Director » gio set 24, 2009 11:56 am

Monochrome ha scritto:Perchè avverto un forte senso di deja vu?????????



Perchè qui in parecchi ci sbattiamo da tanto, troppo tempo, ma non cambia nulla per i motivi di cui sopra, purtroppo... perchè se 10 anni fa eravamo in (sparo un numero) 20 a sbatterci, 5 anni dopo eravamo forse 21 e oggi non so se siamo in 22... E ribadisco: EVANGELIZZIAMO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, PORCA DI QUELLA MISERIACCIA LADRA!!! :evil:
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ForgottenTear » gio set 24, 2009 12:07 pm

Monochrome ha scritto:Perchè avverto un forte senso di deja vu?????????


Perché questo discorso è uscito già fuori nel forum almeno già quattro volte, e inevitabilmente non si può fare altro che ripetere le stesse cose.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda Monochrome » gio set 24, 2009 12:19 pm

ForgottenTear ha scritto:
Monochrome ha scritto:Perchè avverto un forte senso di deja vu?????????


Perché questo discorso è uscito già fuori nel forum almeno già quattro volte, e inevitabilmente non si può fare altro che ripetere le stesse cose.



Beh, mi pareva palese che il mio precedente intervento alludesse proprio a questo 8)
A volte mi pare che l'ironia non venga colta qua dentro....
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ouroboros » gio set 24, 2009 1:13 pm

Trovo utile ogni tanto ricordare queste cose e dovrebbe partire da chi suona, produce, ha una fanza o una label, organizza serate insomma chi oltre ad scoltare produce qualcosa per la "scena" (usiamo questo termine)....se le discussioni sono soltanto "mi piace il gruppo X" oppure "il disco Y è bello/brutto", per carità sacrosante opinioni, che cosa cresce in un forum o in una scena ??? il vero confronto è tra chi fa, tra chi suona, tra chi organizza e tra chi ascolta e ne frusice, capire e connfrontarsi, cercare di creare un dialogo.....altrimenti un forum rimane, come mille nati e morti, una bacheca di annunci di serate o di qualche commento a dei dischi e basta.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda Monochrome » gio set 24, 2009 1:19 pm

Giusto Marco, ma questa discussione, come già riconosciuto da tutti, non è affatto nuova e non vedo a quali novità si potrebbe approdare.... la situazione è, a mio avviso, quella descritta da Forgotten Tear. Io, nel mio piccolo, continuo a "diffondere il verbo", ma piu' di tanto, non so proprio cosa si possa fare.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda The Director » gio set 24, 2009 2:48 pm

Monochrome ha scritto:Giusto Marco, ma questa discussione, come già riconosciuto da tutti, non è affatto nuova e non vedo a quali novità si potrebbe approdare.... la situazione è, a mio avviso, quella descritta da Forgotten Tear. Io, nel mio piccolo, continuo a "diffondere il verbo", ma piu' di tanto, non so proprio cosa si possa fare.


Non credere, avevo colto l'ironia, è che però poi volevo proprio dire quelle cose... 8)

Non concordo con l'ultima parte di questo tuo intervento, perchè ripeto, secondo me un pò di sana evangelizzazione potrebbe/dovrebbe per forza di cose produrre più risultati di quella fatta con successo dai metallari. Esempi pratici? Quanti se ne vuole: guardate i Dimmu Borgir, un gruppo di metal estremo (pieno di hype e furbo, per carità, ma mica è AOR, alla fine è black metal!!!)... suonano all'Alcatraz e lo riempiono, quando passano per Milano... Ora, con tutta la buona volontà, evangelizzando presso chiunque, dalle persone più musicalmente sensibili fino a quelle buone solo per le radio commerciali, volete dirmi che ad esempio gli IRIS non godono - per tutta una serie di motivi - di un potenziale bacino d'utenza infinitamente più alto di quello dei Dimmu Borgir? Ma gli Iris manco ci suonano in Italia...

E chioso: se l'evangelizzazione è stata la fortuna del metal, per noi è l'ultima strada percorribile rimasta... il problema è che stiamo fermi sul posto, anzichè marciare spediti al passo di "Tanz Mit Laibach" verso la meta. Perchè???

Conoscete fans dei Depeche Mode? Bene, passategli la vostra roba synthpop!!!
Conoscete fans di Enya o Tori Amos? Bene, passategli la roba della Kalinkaland, la roba della Prikosnovenie, certe cose della Project... che vi costa?
Conoscete metallari? Iniziate a passargli "Millennium" del FLA, poi potrete continuare con roba analoga o del sano harsh-sound, ma ai più estremisti potete anche passare cose neofolk o dark ambient, cose verso cui di solito sono ricettivi...

E via dicendo, usando il buon senso... ma facciamolo tutti, almeno una volta prima di issare definitivamente bandiera bianca.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda enry » gio set 24, 2009 3:48 pm

Credo che sia una questione di numeri, come diceva Forgotten Tear.
Bisogna anche distinguere tra genere e genere, il martial/industrial e il dark ambient, per dire, di nicchia sono e di nicchia sono destinati a rimanere, ci sono persone che ascoltano black metal e hanno aggiunto questi generi ai loro ascolti, ma più di questo non credo sia possibile fare.
Diverso il discorso per future-pop, synth-pop e similari, qui le potenzialità per arrivare al "grande" pubblico ci sono, manca la "propaganda".
Il discorso sui metallari è vero, chi ascolta metal magari scarica il cd ma dopo se lo piglia anche originale, nella maggior parte dei casi.
Va detto però che ormai il metal ha poco o niente di alternativo, escludendo qualche sottogenere tipo black, doom estremo, avantgarde e similari. I Dimmu Borgir hanno alle spalle la Nuclear Blast, che 15 anni fa era una casa discografica "alternative", ora è un colosso con un apparato di distribuzione e pubblicità degno della EMI.
Io continuo a spendere i miei 200 euro mensili in cd o cd-r che siano, di più nu possu fa :-D
Certo che se la situazione è quella che descrivete è davvero molto triste.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ForgottenTear » gio set 24, 2009 7:09 pm

The Director ha scritto:
Monochrome ha scritto:
Conoscete fans dei Depeche Mode? Bene, passategli la vostra roba synthpop!!!
Conoscete fans di Enya o Tori Amos? Bene, passategli la roba della Kalinkaland, la roba della Prikosnovenie, certe cose della Project... che vi costa?
Conoscete metallari? Iniziate a passargli "Millennium" del FLA, poi potrete continuare con roba analoga o del sano harsh-sound, ma ai più estremisti potete anche passare cose neofolk o dark ambient, cose verso cui di solito sono ricettivi...

E via dicendo, usando il buon senso... ma facciamolo tutti, almeno una volta prima di issare definitivamente bandiera bianca.


Fatto, ma purtroppo, non funziona. Anche nei casi in cui ho destato interesse, la cosa è durata solo un certo periodo, poi le persone sono tornate ad altro, concludendo che dopotutto questa musica non gi 'interessava più di tanto, o proprio chi è rimasto, si è arenato sui Combichrist e l'Harsh, e oltre li non va.
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda ForgottenTear » gio set 24, 2009 7:19 pm

C'è anche, in tutta onestà, fare un altro discorso: quante delle band undeground sono davvero di qualità? Quante band Neo-Folk sono una brutta copia dei Death In June o una band New Age uscita male, e quante invece propongono musica che nasce da loro, e con competenza? Quanti gruppi Power Noise sanno gestire davvero il rumore dandogli forma, e quanti invece usano la scusa del rumore per fare cose senza senso? Quante band EBM hanno un minimo di conoscenza di metrica, uso della voce, delle melodie, e voglia di sperimentare e quanti invece scaricano un software con cui fare basi Trance, coprono la loro voce con distorsioni, oppure imitano (male) i Depeche Mode o i VnV Nation? E si potrebbe andare avanti.
Le realtà di qualità esistono, certo, ma rimangono isolate, poco famose, non apprezzate, spesso quello che emerge non è il meglio della proposta, e spesso il pubblico ha dei gusti abbastanza discutibili, purtroppo possiamo biasimare chi magari purtroppo venendo a contatto con certi generi tramite gli esponenti peggiori, ne stà alla larga?
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Re: riflessione sull 'underground....

Messaggioda MAXLINE » gio set 24, 2009 9:39 pm

E' bello e utile ogni tanto riportare esempi pratici.
Prescindendo dal vecchio, accertato, incrollabile adagio che recitava "La pubblicità è l'anima del commercio", con un minimo di elasticità si può estenderne il significato adattandolo alla nostra discussione.
Se vogliamo davvero che l'ignaro, regolare ascoltatore fruisca del synthpop sotterraneo è bene tener presente che un'operazione di "marketing" volontario è fondamentale.
Passare un cd (io l'ho fatto decine e decine di volte) del nostro genere, magari orecchiabile, (mica si possono far ascoltare immediatamente i Das Ich ad un neofita il quale crede che il top dell'alternative siano i Depeche...), è quanto di meglio si possa fare per presentare il biglietto da visita del panorama electro.
Poi, sviluppando nel tempo una certa curiosità, colui o colei che ha ricevuto il dono sarà spontaneamente disposto ad allargare i confini.
Purtroppo a remare contro c'è una duplice questione:la prima di carattere individuale, dominata dalla pigrizia di accedere e scoprire altri mondi oltre il facile ed accessibilissimo mainstream.
L'altra prettamente di mercato, dove le major lavorano fin troppo sodo per inculcare periodicamente dentro l'encefalo delle masse tonnellaggi di porcherie soniche, (oltretutto arrangiate e prodotte in modo favoloso :smt090 ...), discostando furbamente l'attenzione del pubblico dal panorama indipendente a suon di eventi, MTV, ed implacabili martellamenti via radio.
La faccenda, l'intera faccenda, si riassume miseramente sempre e solo in termini economici.

Tornando, infine, sui sopracitati "esempi pratici", posso giurarvi che regalando una masterizzazione (magari compilation) ad un potenziale adepto la percentuale di coinvolgimento sfiora il 100%, ne ho avuto la prova parecchie volte.
E' in fondo un piccolo gesto che realmente costa poco se non in termini di impegno.

Comunque questo è l'unico argomento sul quale adoro ritornare quando opportuno :wink:
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