LEZIONI DALL'EUROPA

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LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda The Director » lun nov 30, 2009 12:49 pm

Personalmente, a costo di sentirmi dare titoli vari (razzista, fascista etc...) come sempre, plaudo a due iniziative:

1) La Polonia, che bandisce i simboli del comunismo e prevede pene severe per chi li 'rispolvera': se è vero che le ideologie criminali del secolo scorso sono state DUE, non si vede perchè finora sia stata punita l'apologia per una sola... Ben venga quindi la svolta polacca, sperando che il resto d'Europa gli vada dietro. Anche se temo non accadrà...

2) La Svizzera chiede AI CITTADINI tramite REFERENDUM POPOLARE se essi vogliano o meno nuovi minareti, e la gente ha votato a larga maggioranza NO. Quand'è che faranno i referendum anche nelle altre nazioni, a partire dalla nostra? Così vediamo se la gente vuole certe cose e se è 'aperta' come certi politici che hanno interessi a dire quel che dicono... Un plauso, quindi, alla Svizzera, che FA DECIDERE AI CITTADINI.
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda Didimo » lun nov 30, 2009 2:19 pm

Rispondo al quesito uno: forse perché in Polonia c'è stato il regime comunista e in Italia invece quello fascista? Eddai... :D
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda The Director » lun nov 30, 2009 2:25 pm

Didimo ha scritto:Rispondo al quesito uno: forse perché in Polonia c'è stato il regime comunista e in Italia invece quello fascista? Eddai... :D



Rispondo quotanto me stesso, visto che mi illudevo di essere stato chiaro:

"se è vero che le ideologie criminali del secolo scorso sono state DUE, non si vede perchè finora sia stata punita l'apologia per una sola..."

Non è dunque un problema di dove-cosa... L'Italia manco l'ho nominata... Eddai... :wink:
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda Didimo » lun nov 30, 2009 2:28 pm

Certe volte sembri monodirezionale come un Capezzone.
Parlo per parabole come faceva il buon Gesù: un giorno ti entrano i ladri in casa dalla porta.
Tu che fai dopo, spranghi la finestra o metti la porta blindata?
Eddai... :D

Quindi: certo che è un problema di dove-cosa, dato che in posti dove c'è stato il regime fascista è stato messo al bando il fascismo,
mentre in Polonia, dove c'è stato il regime comunista, mettono al bando il comunismo.
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda The Director » lun nov 30, 2009 2:34 pm

Io sono monodirezionale - esattamente quanto lo è stato il reato di apologia fino a pochi giorni fa - e tu capisci solo quello che vuoi capire: bella lotta... io mi ci tiro fuori, sputami pure addosso tutte le sentenze che credi, spero che almeno gli altri capiscano cosa intendevo dire...
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda Didimo » lun nov 30, 2009 2:37 pm

Se non avessi citato la Polonia ti avrei dato ragione: ma, contestualizzando la notizia, il mio ragionamento nasce spontaneo.

Per il resto, ti giuro che hai scritto esattamente le stesse cose che volevo scriverti io! :D
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda The Director » lun nov 30, 2009 2:45 pm

Didimo ha scritto:Se non avessi citato la Polonia ti avrei dato ragione: ma, contestualizzando la notizia, il mio ragionamento nasce spontaneo.



Ma se la cosa è successa in Polonia che dovevo citarti, la Groenlandia??? Poi è lampante che la Polonia ha avuto 'qualche problemino' col comunismo, grazie della lezione di storia, ma a scuola ci sono andato pure io che sono un ignorante nazifascirazzisatanicomplottista...

Ora e per l'ultima volta, visto che fingi di non capire, spiego cosa intendevo come lo si farebbe con un bambino di 6 anni: il punto è che SE LE IDEOLOGIE CRIMINALI DEL SECOLO SCORSO SONO STATE DUE, ESSE ANDREBBERO BANDITE ENTRAMBE DA OGNI NAZIONE... chiaro o ancora no?

Oppure è colpa mia se solo la Polonia, e solo nel 2009, si è svegliata in tal senso? Eccheccazzo, piantala di rivolgerti al prossimo come se stessi parlando con un emerito cretino (oppure trova il coraggio di dire cosa pensi del tuo interlocutore)...
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda dave » lun nov 30, 2009 3:11 pm

Berlinguer, Togliatti sono stati comunisti. Beh, fiero del loro comunismo e fiero di essere comunista, se i modelli italiani di comunismo sono quelli. Almeno i comunisti non sono collusi con la mafia...
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda dave » lun nov 30, 2009 3:17 pm

Per quanto concerne i referendum, credo che bisogna prima chiedere agli italiani se vogliono l'acqua pubblica o privata, se vogliono vedere morire la ricerca, ecc. ecc. Il referendum svizzero, francamente, trova il tempo che trova. Mi sembra che i problemi dei Paesi europei, in tempi di crisi, siano ben altri.
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda The Director » lun nov 30, 2009 3:23 pm

Dave, ci provo almeno con te, che quando vuoi capisci: non si parla di Italia e di cose italiane, si parla delle due grandi ideologie che hanno lasciato dietro di sè milioni di morti durante il secolo scorso... Riusciamo a parlare di QUESTO? Magari senza tirarci dentro le robe italiche, tipo le notizie d'attualità che con quanto volevo dire io non c'entrano NULLA... Siamo tutti adulti, vaccinati ed un tantino più intelligenti di quelli che viaggiano a "Natale a Rio", Gigi d'Agostino e Dolce & Gabbana, quindi dialoghiamo seriamente, non in questo modo avvilente, per favore...

Riguardo alla Svizzera, il punto è che LORO CHIEDONO AI CITTADINI, che ti piaccia o meno il tema del quesito referendario. E siccome molta gente è andata a votare, immagino che a loro la questione interessasse eccome...
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda dave » lun nov 30, 2009 3:29 pm

Rispondo pacatamente e senza intenti polemici.

QUESTIONE COMUNISMO: non si può equiparare il comunismo polacco con quello degli altri paesi europei, come l'Italia per esempio. Berlinguer è stato comunista, ma il suo comunismo è un esempio per tutti, come hanno tra l'altro detto anche esponenti della destra. Quindi il discorso non torna. L'Italia ha avuto alle sue spalle la dittatura fascista e modelli encomiabili di comunismo. Pertanto, è giusto condannare il fascismo e dare spazio al comunismo. Sebbene, oggi, sia obsoleto parlare di fascismo e comunismo.

QUESTIONE REFERENDUM: se facessimo un referendum sull'abolizione delle tasse, come voterebbe secondo te la gente? Il popolo non è sacro, il popolo va educato e guidato. In fondo, il popolo ha permesso la nascita dei totalitarismi. Quindi, su questioni spinose come quella dell'integrazione religiosa, non darei spazio al giudizio di chi già prova quotidianamente fastidio per il vicino di casa...
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda The Director » lun nov 30, 2009 3:38 pm

dave ha scritto:Rispondo pacatamente e senza intenti polemici.

QUESTIONE COMUNISMO: non si può equiparare il comunismo polacco con quello degli altri paesi europei, come l'Italia per esempio. Berlinguer è stato comunista, ma il suo comunismo è un esempio per tutti, come hanno tra l'altro detto anche esponenti della destra. Quindi il discorso non torna. L'Italia ha avuto alle sue spalle la dittatura fascista e modelli encomiabili di comunismo. Pertanto, è giusto condannare il fascismo e dare spazio al comunismo. Sebbene, oggi, sia obsoleto parlare di fascismo e comunismo.

QUESTIONE REFERENDUM: se facessimo un referendum sull'abolizione delle tasse, come voterebbe secondo te la gente? Il popolo non è sacro, il popolo va educato e guidato. In fondo, il popolo ha permesso la nascita dei totalitarismi. Quindi, su questioni spinose come quella dell'integrazione religiosa, non darei spazio al giudizio di chi già prova quotidianamente fastidio per il vicino di casa...


Sul primo punto ribadisco, il punto non è la questione polacca o men che mai quella italiana, bensì i simboli sotto i quali sono morti milioni di individui: in virtù di questo dovrebbero cadere tutti i distinguo, compresi quelli che fai tu. Si parla delle ideologie del secolo scorso, non delle singole questioni nazionali. Per tacere del fatto che oggigiorno di regimi oppressori ce ne sono solo di comunisti, vedi Corea del Nord...

Sul secondo punto, lasciami dire che tu, che parli di fascismi e totalitarismi vedendoli ovunque, mi fai un tantino rabbrividire, se in pratica dici che è giusto che tutto venga imposto dall'alto... ti ricordi di quando ci hanno imposto l'euro mentre altrove (Norvegia) il popolo ha potuto dire saggiamente NO? Senza contare la totale mancanza di reciprocità da parte dei paesi d'origine di questi 'ospiti' che abbiamo in Europa: in alcuni si finisce in galera per il solo possesso di una copia del Vangelo...
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda dave » lun nov 30, 2009 3:44 pm

The Director ha scritto:Sul primo punto ribadisco, il punto non è la questione polacca o men che mai quella italiana, bensì i simboli sotto i quali sono morti milioni di individui: in virtù di questo dovrebbero cadere tutti i distinguo, compresi quelli che fai tu. Si parla delle ideologie del secolo scorso, non delle singole questioni nazionali. Per tacere del fatto che oggigiorno di regimi oppressori ce ne sono solo di comunisti, vedi Corea del Nord...

Sul secondo punto, lasciami dire che tu, che parli di fascismi e totalitarismi vedendoli ovunque, mi fai un tantino rabbrividire, se in pratica dici che è giusto che tutto venga imposto dall'alto... ti ricordi di quando ci hanno imposto l'euro mentre altrove (Norvegia) il popolo ha potuto dire saggiamente NO? Senza contare la totale mancanza di reciprocità da parte dei paesi d'origine di questi 'ospiti' che abbiamo in Europa: in alcuni si finisce in galera per il solo possesso di una copia del Vangelo...


Continuo a dire che non riusciamo, anzi non possiamo capirci, perché parliamo di due cose diversissime, per quanto concerne il comunismo. Proprio tu che voti un partito territoriale, non puoi fare un discorso "universale", quando la storia dei singoli paesi è diversa caso per caso. Ripeto, la storia italiana vede dietro falce e martello Berlinguer, Togliatti, ecc. Personaggi politici che meritano rispetto e onore in ogni istante.
Secondo punto: il popolo non può decidere sulle questioni politiche più importanti; non ha i mezzi necessari per la decisione. Se in una classe scolastica, non ci fosse un insegnante che comanda, non studierebbe nessuno. Il tuo discorso nasconde un anarchismo che è pericolosissimo. Certo che le decisioni prese dall'alto implicano situazioni anche ingiuste, come nel caso dell'euro. Ma, il sistema politico perfetto non esiste.
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda The Director » lun nov 30, 2009 3:52 pm

Eh, però scusa, ma non mi sta bene che quando il quesito referendario piace, allora è "la massima forma di democrazia", mentre invece quando non piace implica "un pericolosissimo anarchismo" (come fa ad essere anarchico qualcosa che viene codificato - la consultazione referendaria - da un governo?), siamo ai soliti due pesi e due misure (come nel caso del nazismo, bandito anche in quegli stati che non l'hanno visto manco di striscio, visto che ne stiamo facendo una questione puramente territoriale per quanto riguarda l'altra ideologia, distinguendo fra "là è stato cattivo, qui no")...
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Re: LEZIONI DALL'EUROPA

Messaggioda dave » lun nov 30, 2009 3:59 pm

L'Europa occidentale ha subito il totalitarismo nazista e fascista, che ha determinato una guerra mondiale, uno sterminio razziale pazzesco e un'ondata di odio terribile che ha annientato lo spirito critico occidentale per diversi anni.
Il comunismo, nell'Occidente, è stato sinonimo di lotta di classe operaia e di una visione etica della politica. Sottolineo il verbo al passato e chiedo scusa per le approssimazioni, dovute al fatto che uno non ha proprio tutto questo tempo per argomentare.
Falce e martello in Italia, Germania, ecc. hanno un significato profondamente diverso rispetto alla Polonia.

Il referendum serve per le questioni etiche, sociali, ecc. non per questioni politiche che hanno un peso che trascende la semplice capacità decisionale di chi, ripeto, sbranerebbe il vicino di casa, solo perché ha la Tv troppo alta.
La questione religiosa è un tantino delicata e francamente non vorrei patire delle conseguenze storiche disastrose per colpa della scelta di chi vive una vita quotidiana fatta di piccoli gesti e non di questioni fondamentali per la società. Semmai, servirebbe una classe politica in grado di integrare e, al tempo stesso, di punire rigorosamente chi non segue i dettami del paese ospitante. Basterebbe un po' di sale in zucca e una regolamentazione del flusso migratorio che non sia imbevuta di ideologia né in senso positivo né in senso negativo. No solidarietà tout court, no demagogia populista. Solo un sano buon senso.
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