Natale a Beverly Hills è di interesse culturale

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Natale a Beverly Hills è di interesse culturale

Messaggioda dave » mar dic 22, 2009 3:58 pm

Della serie: l'italietta, il governo e la cultura...

da L'Unità

Per il governo è cultura il cinepanettone
di Gabriella Gallozzitutti

Natale a Beverly Hills è un film di interesse culturale. Avete capito bene, non è una battuta alla Crozza: il cinepanettone di Neri Parenti che sta invadendo le nostre sale natalizie è stato riconosciuto - dalla Commissione cinema del ministero con delibera dello scorso 4 dicembre - film di «interesse culturale». Decisione da confermare, dopo la «visione della copia campione del film». Se la commissione preposta all’erogazione dei finanziamenti pubblici al nostro cinema, confermerà tale decisione, la «gastroenterica» commedia della Filmauro di De Laurentiis potrà accedere - sia ben chiaro - non a contributi in denaro, ma a tutta una serie di agevolazioni, create per sostenere il cinema di qualità. Per esempio sgravi fiscali (tax credit), il riconoscimento di film d’essai, la possibilità per il distributore di accedere ad un fondo - questo sì in denaro - in relazione agli incassi.

«Si tratta di un precedente di una gravità estrema», dice Citto Maselli dell’Anac, la storica Associazione degli autori. «In questo modo, infatti, si permette ad un film, di legittimo e straordinario valore commerciale, di accedere a quei circuiti riservati, invece, ai film italiani ed europei di qualità che soffrono di una visibilità limitata». [

PICCOLI ESERCENTI IN RIVOLTA Lo sanno bene quegli esercenti eroici, resistenti alle lusinghe del cinema commerciale, che si battono per tenere aperte le loro piccole sale di provincia, programmando, appunto, cinema di qualità. Come Arrigo Tumelleri, per esempio, proprietario del Cinema Verdi di Candelo, paesino di 8mila anime in provincia di Biella, «sgomento» alla notizia del riconoscimento di «film culturale» per Natale a Beverly Hills. «Posso capire - dice - che un tale “bollino” sia dato, magari, ad una commedia d’esordio di Ficarra e Picone. Ma un film di Neri Parenti che incassa milioni perché dovrebbe ottenere certe agevolazioni?».

CIARPAME CULTURALE Nell’Italia del «ciarpame culturale», insomma può capitare anche questo. Come pure che, il «bollino doc» del ministero, venga rifiutato - è accaduto nella stessa sessione del 4 dicembre - ad un film che di «culturale» avrebbe tutti i crismi: Morire di soap di Antonietta De Lillo, la regista del pluripremiato Il resto di niente che qui propone una riflessione sul contemporaneo, stravolto dal soffocante potere televisivo. Troppo «culturale», evidentemente per i nostri tempi. Meglio le Winx che, infatti, hanno ottenuto il riconoscimento del ministero.

Ma alla base di certe scelte, diciamo così, surreali, c’è soprattutto un meccanismo di legge, per accedere ai finanziamenti pubblici, che fa acqua. Stiamo parlando, infatti, del «reference system» che fu introdotto, ai tempi, dal ministro Urbani. Per ottenere l’accesso ai fondi pubblici, infatti, bisogna avere già in tasca degli ottimi «voti». Tipo: premi, cast famoso, buoni incassi. Se la «pagella» vale si è idonei per accedere al denaro pubblico, che può essere anche il riconoscimento di interesse culturale, appunto, con o senza denari. In questo modo, va da sè, che un certo cinema meno allineato sulla «medietà» italiana ha più difficoltà. Ricordiamo, anni fa quando, parlando appunto di «reference system», suscitammo le ire del ministro Urbani chiedendo: ma non si richiesca in questo modo che il denaro pubblico, invece di aiutare il cinema d’autore, vada a finanziare i cinepanettoni? Ebbene ci siamo arrivati. Il prossimo passo sarà Il Grande fratello sotto l’alto patrocinio del Capo dello Stato.
19 dicembre 2009
dave
 
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Re: Natale a Beverly Hills è di interesse culturale

Messaggioda Damiel » mar dic 22, 2009 6:36 pm

Ciao dave!

Manco da un po´, lo so...

Guarda... facciamo che desisto nel commentare. Il gioco é chiaro: "ignorantizzare" il popolo per governarlo meglio. Tutto qui.
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Re: Natale a Beverly Hills è di interesse culturale

Messaggioda The Director » mer dic 23, 2009 2:38 am

Per quanto trovi assurdo e ignobile che un 'film' del genere venga anche solo considerato per le agevolazioni ed i riconoscimenti di cui sopra, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta... se poi succede, gli insulti sono il minimo. Poi mi piacerebbe anche sapere chi siede in questa 'commissione', per dirne una.

Comunque continuo a ritenere che è troppo comodo dare la colpa alla politica se l'italiano medio guarda stronzate in tv e al cinema: veniamo TUTTI bombardati da certa m***a (leggi: sappiamo tutti chi sono le veline, Pietro Taricone, Lady GaGa, Platinette, Maria De Filippi, Mara Maionchi e mi fermo qui, sennò finiamo nel 2015...), eppure noi (parlo di noi che dibattiamo qui, destrorsi o sinistrorsi) non siamo così, basta volerlo e averne i numeri. Se la stragrande maggioranza i numeri non ce li ha, è normale che in massa si riversino nei cinema a vedere queste c***te. Non ci fossero i 'cinepanettoni', troverebbero altre puttanate da seguire, mica si darebbero alle cose di vero interesse culturale... Facciamocene una ragione, anche se è triste doverlo fare: le masse non dibatteranno mai di Proust o di chimica molecolare, ma solo del tempo e delle stronzate della tv...
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Re: Natale a Beverly Hills è di interesse culturale

Messaggioda Damiel » mer dic 23, 2009 2:28 pm

Volevo giusto fare il discorso del direttore. Non centra la politica. Gli ignoranti sono ovunque e troppi. Meno male che ci siamo noi. Comunque, sí, bella domanda: chissá chi cazzo fa parte di quella, se la si chiama cosí, giuria?
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