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Room 109

07-05-2011

BONA HEAD

"Colours Doors Planet"

Cover BONA HEAD

(Autoproduzione)

Time: (44:08)

Rating : 7

Roberto Bonazzoli, meglio noto come Bona Head, è il cantante e tastierista degli SHW, band di Cremona dedita a sonorità a cavallo tra britpop e rock con all'attivo due album ed un EP, e questo nuovo progetto è ovviamente l'estensione solista dell'attività musicale del Nostro, come facilmente intuibile. In questo primo full-length autoprodotto Roberto 'traduce' - in collaborazione col producer Amnesys, anche programmatore della drum-machine - il songwriting della propria band in una chiave più spiccatamente electro, mantenendo inalterata la carica espressiva tipicamente britpop delle vocals, specialmente all'altezza dei gustosi refrain. Idealmente diviso in tre parti (o meglio, porte), il dischetto evidenzia le qualità di un songwriter che ha dalla sua l'esperienza sul campo, e che attraverso di essa riesce a convogliare la propria passionalità all'interno di canzoni sentite e di spessore. Chi ha letto britpop ed ha pensato a canzoncine easy che durano una stagione - o magari agli Oasis - dovrà ricredersi, perché anche quando i toni si fanno più catchy, come in potenziali hit quali l'intensa "Kites (Lost In Thought)", l'immediata e fascinosa "Talking To Myself" o la carismatica "M. Pity", si avverte chiaramente la presenza costante del sentimento, tratto distintivo che non abbandona mai il songwriting del bravo Roberto, a suo agio anche fra suoni più freddi, in un mood inevitabilmente più 'sintetico' (nonostante la chitarra). L'esperienza di cui sopra si riversa anche e soprattutto in una prova vocale ricca di sfumature ed onesta, mai ruffiana o legata a schemi precisi, capace di elevare momenti maggiormente passionali come la pacata "Fog", una notturna "Before To The Mirrors" dagli squisiti arrangiamenti sinfonici e "Miss Serendipity", le cui sottili melodie si rivelano particolarmente comunicative. Un debutto solista ben congegnato da un artista che ha delle idee e sa come metterle in pratica: non fermatevi alle etichette, perché materiale come questo ha le carte in regola per farsi apprezzare in maniera trasversale, anche da chi ha gradito act agli antipodi tra loro come IAMX o Alien Skin. Il potenziale c'è, e si sente.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://bonahead.wixsite.com/bonahead

https://bonahead.bandcamp.com/