Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 102

31-05-2014

DETRITUS

"The Very Idea"

Cover DETRITUS

(Ad Noiseam)

Time: (50:49)

Rating : 8

Due anni e mezzo dopo "Everyday Explanations", il progetto principale dell'inglese David Dando-Moore (anche noto per l'altro suo act A Wake A Week) torna sulle scene col sesto full-length, come sempre sotto l'egida di quella Ad Noiseam che prese il Nostro sotto la propria ala protettrice all'indomani del primissimo CDr-split con Antigen Shift del 2002. La stessa etichetta berlinese tiene a puntualizzare che sarebbe troppo semplice definire la nuova opera di Detritus come una summa della ruvidità di "Fractured", delle armonie di "Things Gone Wrong" o come una rifinitura delle abilità produttive mostrate con "Everyday Explanations" (comunque ulteriormente ridefinite, anche grazie all'aiuto dell'abile Angelos Liaros/Mobthrow), ma il punto non è che si tratterebbe di un errore, quanto piuttosto di non riconoscere piena giustizia alle qualità di un disco sicuramente più ispirato e completo dei suoi predecessori. Ciò che David è riuscito a fare è stato mettere a fuoco meglio che mai un quadro sonoro in cui trip-hop, downtempo, dubstep, drum'n'bass ed elettronica in generale convergono con la massima coesione, dove trovano il giusto spazio sia penetranti pezzi d'impatto (l'opener "Bind", la tesa "Steep" e l'ipnotica "Bane") che toccanti frangenti carichi di tristezza e mestizia guidati dall'ottimo lavoro al piano (la title-track, "Egress", la fiabesca "After" e la delicata e cinematica "More Than Half"), fra ritmi ora solidamente electro, ora più organici nei toni ed in linea con il pathos drammatico che a più riprese emerge. C'è posto anche per la ruvidità della chitarra, che si ritaglia i propri spazi e diviene protagonista in un pezzo maestoso come "Radial", la cui lenta possanza rimanda direttamente a quel doom metal che fu un vecchio amore di David. Bene anche il groove oscuro e minaccioso coi bei ricami di piano di "Blinding" e la dolce melodia che svetta sull'incedere meccanico di "Secession", ultimo sussulto prima che il superlativo remix firmato da Poordream per "After" chiuda i giochi impartendo una vera e propria lezione in termini di classe, con suoni avvincenti ed un riassemblaggio da manuale. In una discografia mai uguale a sé stessa, "The Very Idea" - ben corredato di confezione cardboard a sei pannelli - può decisamente ergersi come il tassello più rappresentativo dell'anima sonora di Detritus: dunque, un must per i fans ed il punto di partenza ideale per scoprire un act di assoluto livello.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/detritusdave

http://www.adnoiseam.net/