Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 101

18-01-2016

DELAYKLINIKEN

"Suddenly"

Cover DELAYKLINIKEN

(Progress Productions)

Time: CD (41:54)

Rating : 8

La sempre attentissima Progress aveva notato questo trio di Stoccolma già anni fa, e nel 2013 il singolo "Young" (radicalmente diverso nella tracklist rispetto alla versione digitale messa fuori l'anno precedente dalla netlabel Camomille Music) aveva sancito l'unione fra la band e l'etichetta, che finalmente culmina ora nell'atteso primo full-length. In giro da quasi un decennio, i tre svedesi hanno ben sfruttato i suddetti singoli - nessuno dei quali ripreso per l'album, come spesso invece accade in situazioni analoghe - per affinare il songwriting e trovare l'intesa ideale, giungendo ben preparati a quest'importante appuntamento. Non sbagliano le note ufficiali nel sottolineare influenze soul/blues nell'electropop del trio, che ne dà eccellente dimostrazione col superbo trittico iniziale: la morbida e seducente "Soldier", l'appassionato notturno "Ballerina" ed il solido, irresistibile groove di "Afraid" porgono il fianco a sorprendenti sfumature, integrate con classe ed intelligenza sotto la guida della bella e versatile voce di Johan Svenson. Mikael Fyrek (in passato già attivo nel duo Tang Kai) e Max Sokoleski, coadiuvati da sporadiche ma importanti comparsate di chitarra e cori ad opera di selezionati ospiti, cuciono trame che legano un moderno e suadente piglio danceable ("Holy") ad una propensione melodica che guarda con arguzia a certi suoni vintage (la sospesa ed appassionata "Twigs"), fra un cadenzato di grande effetto come "No Matter" ed una ballata blues elettroacustica del calibro di "Leave Them Alone" (riprova del grande talento proprio dei membri del progetto), con un finale quale l'ariosa title-track a far calare degnamente il sipario. Tante eccelse canzoni in un album di assoluto livello, capace di rivelare il potenziale di una band che è partita col piede giusto, senza fretta e con le idee ben chiare: alla luce di certe influenze sarà interessante seguire i futuri sviluppi, partendo doverosamente da questo meritevole debutto.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://www.facebook.com/DELAYKLINIKEN-180214222053418

http://www.progress-productions.com/