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Room 107

01-02-2016

THE BLEEDING PEASANT ORCHESTRA

"Edits At Depth"

Cover THE BLEEDING PEASANT ORCHESTRA

(Corrosive Growth Industries)

Time: CD (41:06)

Rating : 5.5

Nel precedente lavoro "Sanctuary And Truce" gli inglesi della Bleeding Peasant Orchestra avevano mostrato un'accentuata propensione al mix di generi, passando dal post-punk alla dark ambient con sconcertante semplicità. Il nuovo album "Edits At Depth", pur mantenendosi sempre assai libero di spaziare, restringe il campo di azione all'interno della dark ambient e della new wave più sperimentale. La lunghezza dei brani (una media di otto minuti ciascuno) è di per sé un ottimo indizio per capire che le atmosfere più dilatate sono state quelle predilette dal gruppo nella realizzazione di questo album. Già dall'iniziale "Contra Magnificat" le intenzioni dell'ensemble appaiono chiare, con una introduzione minimal noise eccessivamente lunga che si trasforma in un pezzo di tipo neoclassico, per poi cambiare ulteriormente mood, andando a pescare nella new wave e nel post-punk. La successiva "Hope Bleeds" comincia come il pezzo precedente, salvo poi mantenere atmosfere dark ambient rituali sfruttando tutti i clichè del genere. "It's Time To Go" è un rarefatto pezzo da camera per solo piano, un tango che ricorda la celebre "Habanera" dalla "Carmen" di Bizet. I sette minuti di "Ascension", poi, non riservano sorprese, attestandosi su stereotipate atmosfere dark ambient. La cosa migliore dell'intera tracklist arriva però con l'ultimo brano "Sycophant": l'inizio dark ambient viene interrotto da squilli di trombe che annunciano l'inizio di un incalzante pezzo rituale, trascinante e potente. Tuttavia ciò non basta per risollevare le sorti di un disco un pochino deludente: i Nostri, infatti, sembrano a corto di idee e le cose positive si limitano ad alcune atmosfere rituali, peraltro già sentite. Il ricorso a brani lunghi sembra quindi un escamotage per coprire la scarsa capacità di songwriting che si denota in questo disco, cosa che non era successa nel precedente "Sanctuary And Truce". Non resta allora che attendere una ulteriore prova per capire se questo disco sia stato solo un passo falso, oppure se la Bleeding Peasant Orchestra abbia già esaurito la propria creatività.

Ferruccio Filippi

 

https://bleedingpeasantorchestra.bandcamp.com/

http://corrosivegrowth.co.uk/