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Room 107
02-09-2016
STROM NOIR & MICROMELANCOLIÉ
"49°05'19,3"N22°34'04,0'E"
(Zoharum)
Time: CD (51:41)
Rating : 7
Collaborazione polacco-slovacca messa a punto da Robert Skrzynski ed Emil Mat'ko, due autori prolifici e relativamente giovani a livello artistico, di norma avvezzi alla costruzione di architetture sonore basate su field recordings e suoni manipolati elettronicamente tesi a dar vita a sfondi ambientali evocativi. "49°05'19,3"N22°34'04,0'E" prende vita dal luogo indicato dalle coordinate: il parco nazionale Poloniny, situato al confine tra Slovacchia e Ucraina, location ideale per perdersi in un contatto pieno con la natura. L'album consta di due lunghe tracce monolitiche e suadenti: la prima ha un imprinting iniziale di provenienza ambient, fatto di toni soffici e glaciali picchettati da rumori ricavati da una realtà incontaminata. Il pezzo assume sulla distanza un andamento ipnotico grazie alla sua fluidità perpetua, che trasmette sensazioni di scorrimento continuo con esiti rilassanti. Nel corso dello svolgimento i toni si fanno plumbei, con sprazzi di oscurità enigmatica ed atmosfere che rimandano all'esplorazione di territori remoti ai confini della realtà. I drones poetici ci cullano verso qualcosa di sconosciuto mentre piccole nenie, miste allo sciabordio di acque, infondono una calma totale. Il secondo brano punta da subito su drones luminosi e pulsanti percorsi da temi melodici e riflessivi. Piccoli frammenti noise evocano tranquillità fino all'entrata di tonalità più cupe che accompagnano, attraverso movimenti lenti e sinuosi, ad un placido spegnimento sonoro. Estatico e impalpabile, giocato su una sinfonicità accennata e su flussi tonali scintillanti, "49°05'19,3"N22°34'04,0'E" focalizza l'attenzione sulle emozioni suggerite da un luogo unico, reso a livello sonoro con un'enfasi che punta a descrivere l'impossibile sfiorando soluzioni di marca space-ambient. Non troppo distante dagli esiti di molti lavori simili, ha il suo punto di forza nel riferimento spaziale circoscritto e nella fantasia che lo stesso scatena negli autori. Confezione piacevole in un digisleeve a sei pannelli per una tiratura limitata a 300 copie.
Michele Viali