Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

11-09-2017

PARANOIA INDUCTA

"From The Depths"

Cover PARANOIA INDUCTA

(Rage In Eden)

Time: CD (58:26)

Rating : 7.5

Autore prolifico, il musicista polacco Anthony Armageddon Destroyer ha portato a compimento ben dieci uscite (fra cui tre split) nel periodo che va dal 2004 al 2013, e dopo aver speso larga parte della sua carriera nel roster della Beast Of Prey, approda oggi alla corte della connazionale Rage In Eden. La blasonata etichetta dà alle stampe quello che è l'ottavo album del progetto e che va a concludere una trilogia iniziata con "Evil Angel" (2010) e "Maze Of Death" (2013), realizzando l'opera in un'elegante quanto essenziale confezione A5 in cartoncino rigido. Un trittico che si esaurisce in un arco temporale di sette anni, segno inequivocabile di come Anthony abbia messo maggior ponderazione nel proprio lavoro dopo la fitta attività dei primi tempi, tant'è che il terzo capitolo ha richiesto circa quattro anni di attesa. Tempistiche più dilatate che hanno portato buoni frutti, non soltanto sul piano squisitamente tecnico (la resa audio e la cura dei dettagli rivelano l'alta qualità del lavoro di Anthony), ma anche su quello espressivo e nell'efficacia dell'immaginario evocato. Per dirla con le note ufficiali, la trilogia è "una storia di perdita, solitudine, disperazione e mancanza di speranza", e questo terzo ed ultimo capitolo si rivela "pieno di rassegnazione, di tristezza e del dolore dell'esistenza". Umori ben catturati dai suoni e dall'intreccio propri della dark ambient creata dal Nostro, che apre in sordina coi temi dilatati e quasi sacrali di "Desolation Zone" (col consueto sottofondo di clangori e rumori che marchia la maggior parte dei brani), per poi imboccare una strada colma di malinconia sulle poche ma ispirate note di piano ("Today We Will All Die", "Whispers And Cogs"). L'album decolla con la minacciosa "And Soon The Darkness" (in cui iniziano ad emergere voci gutturali e bestiali che riaffioreranno a più riprese) e, soprattutto, con frangenti particolarmente inquietanti quali la title-track (con vocalizzi sopranili, prima di accendersi in chiave coral/marziale) e "The Noonday Demon" (squarciata da abrasioni sintetiche e da suggestivi sussurri). L'epicità del suono si manifesta con toni maestosi e corali in "Sanctuary Of Madness" e nella più sacrale "Witchtrap"; al cupo alone di mistero di "I'm Just Pain" si contrappone una "Children Of Saturn" più ariosa e lucente, mentre è un coro gregoriano a dare il 'la' alle movenze sacrali di "My Own Purgatory". I temi si fanno più delicati in "Shadow People", mentre il malinconico piano torna protagonista in "Near-Death Experience"; tocca a "Locked-In Syndrome" chiudere i giochi, riportando il suono verso la dark ambient più plumbea fra rumori e voci abissali. Appare ormai evidente come l'act polacco abbia imboccato la strada giusta, spingendo verso una più efficace ricerca dell'emozione ed aprendo il proprio songwriting ad una gamma di soluzioni sufficiente a scongiurare il rischio di perdersi fra quei sentieri oscuri già battuti da troppi. Non è più tempo di sottovalutare un progetto come Paranoia Inducta, capace andare ben oltre le solite fosche stratificazioni droniche in virtù di una scrittura più ricca, ispirata e di qualità rispetto alla media della scena dark ambient.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.paranoia-inducta.com/

http://rageineden.org/