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Room 101

14-06-2019

CRYO

"The Fall Of Man"

Cover CRYO

(Progress Productions)

Time: CD (48:23)

Rating : 8.5

Largamente preceduto dai due singoli introduttivi dello scorso anno "Control" e "Sanitarium", il quarto full-length del duo svedese si è fatto attendere per oltre cinque anni, ma come sempre accade col progetto fondato da Martin Rudefelt, è valsa la pena attendere tanto a lungo. Ormai saldamente fiancheggiato dall'amico Torny Gottberg (boss di quella Progress Productions che ha dato asilo a Cryo sin dai suoi esordi, entrato in formazione col precedente album "Retropia"), Martin seguita nel proporre la propria personale formula basata su di una EBM suadente e melodica dal gustosissimo taglio notturno/atmosferico, affinando di volta in volta un songwriting di grande concretezza e privo di fronzoli. "Know Your Enemy" apre le danze con un groove educato che esula dalla tipica opener d'impatto, lasciando tale compito alla seguente e già nota "Control", hit dotata di ritmo ed intensità, oltre che del carisma - anche vocale - tipico dell'act scandinavo. Le note ufficiali tirano in ballo i primi Front 242, ma "Remember" rimanda semmai a quell'EBM più essenziale, diretta, ossessiva e muscolare tipica di DAF e Nitzer Ebb, mentre "Valium" è un omaggio a base di bassline "grasse" al più celebre ansiolitico esistente, cui non manca la giusta profondità nella prova vocale di Martin, anch'essa suadente al punto giusto. L'energia irrompe con forza nell'incisiva ed affilata "Smile Forever", ma è la già apprezzata "Sanitarium" a rappresentare uno dei picchi dell'album col suo groove letale, laddove l'emozionale "Decay Decay Decay" sfodera una finezza da electro-ballad atmosferica che non è davvero alla portata di chiunque. Altra perla è "When You Cross The Line", magnifico e fascinoso momento di raffinatissimo synthpop che pare uscire dalla penna del miglior Schiller; non da meno la nervosa e macchinosa "Low Life", mentre la chiusura è affidata alle trame soffuse dell'atmosferica "Human Nature", che fa calare il sipario su di un album anche stavolta impeccabile, ricco, compatto, avvincente e privo di filler, oltre che splendidamente prodotto e foriero di suoni di altissima qualità, come da sempre Cryo ha garantito al suo pubblico. Da non perdere.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://cryosweden.bandcamp.com/

http://www.progress-productions.com/