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Room 107

24-11-2020

SCATTERFACE

"2020"

Cover SCATTERFACE

(Echozone)

Time: CD (65:29)

Rating : 5

Il tedesco Chris Techritz non è certo uno sprovveduto, avendo iniziato a comporre musica sin dai 16 anni d'età ed essendo già stato coinvolto in una band prima d'ora (i =fudge=), ma questo suo primo lavoro a nome Scatterface denota un grosso problema di fondo: qual è la direzione che il progetto intende seguire? Perché un conto è avere ampie e disparate influenze, ma ben altra cosa è saperle convogliare all'interno di un preciso sound, altrimenti il rischio è quello di saltare da un genere all'altro senza che vi sia una linea rossa che leghi ed attraversi le composizioni. Che a Chris piaccia il metal appare chiaro ascoltando tracce quali "NULL", "Apocalypse", "Secret Rooms" o "We All Float", ma si fatica a capire come queste song - in vero piuttosto efficaci nel loro genere - possano convivere con l'elettronica leggera della piatta "SCATTERF4CE_" o l'electro-punk/indie di "Symptoms", peraltro frangenti in cui la chitarra solista mal figura per mancata pertinenza... Supportato da un'ampia pletora di musicisti da tutto il mondo (Italia inclusa) che hanno collaborato via internet ai vari brani, Chris tende a saltare di palo in frasca anche all'interno dello stesso pezzo ("State Of Truth"), per poi lasciar intravedere qualche buono spunto quando passa ad una maggior leggiadria, coadiuvato da qualche buona prova vocale di talune ospiti, come nella drammatica e goticheggiante (benché un po' stucchevole) "Lust II", nella più raffinata e piano-based "Endless Rain" e, soprattutto, in quelli che si rivelano i momenti migliori del disco: l'acustica "Snowflake" e la fiabesca "Path Of The Sun", entrambe amabilmente dolci. A Scatterface serve tracciare una rotta precisa da seguire (artwork incluso, giacché quello di "2020" fa erroneamente pensare ad un disco synthwave) senza ricercare un eclettismo fine a sé stesso, ripartendo dalle cose che meglio hanno funzionato in un esordio - edito anche in vinile, oltre che in CD e download - sin troppo altalenante ed eccessivamente eterogeneo.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.scatterface.com/

http://www.echozone.de/