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Room 104

01-04-2021

TRAJEDESALIVA

"Ultratumba"

Cover TRAJEDESALIVA

(GH Records/áMARXE/Ferror Records)

Time: CD (41:46)

Rating : 7.5

Fra le tante storie di insperati ritorni c'è senza dubbio quella del duo spagnolo Trajedesaliva, attivo con quattro uscite tra il '99 ed il 2006 (un singolo, due album ed uno split con Chaos Condensed), e poi praticamente sparito dalle scene per 15 anni. Un lungo silenzio durato fino allo scorso febbraio, quando un trittico di etichette ha messo sul mercato la nuova fatica dell'act di Vigo, racchiusa in un bel digisleeve adornato dai dipinti di Emilie Lagarde. Con "Ultratumba", Mon Ninguén (synth e musiche) ed unavena (voce e testi) si lasciano alle spalle non soltanto una lunga pausa di riflessione, ma anche quello stile avanguardistico e sperimentale delle suddette quattro uscite, conservandone sì l'indole cinematica, ma abbandonando certe eclettiche velleità ai confini con jazz, swing, trip-hop e downtempo. Il nuovo album, infatti, sposta il baricentro verso un'elettronica dominata da gustosi synth analogici dal taglio settantiano, all'interno della quale si muovono suggestive spoken words (che sostituiscono ogni forma di cantato sfruttata in passato) ed un corredo ritmico più essenziale, in un contesto globalmente più oscuro che apre in più punti al rumore industriale. "Todo Era Blanco" pone subito l'accento sul fascino delle melodie, esaltate da un suono squisitamente retrò, mentre "A Casa Por Las Vias" offre un intensissimo crescendo noise che si tramuta in scariche e vortici nella seguente "Familia Ferro", scura e minacciosa. Il largo impiego di synth analogici non può non riportare anche a certe atmosfere "kosmische", come in "Arenas Calientes", che chiude la prima parte; tocca alle ambientazioni vibranti ed alle melodie sognanti di "Mamá Es Un Animal Morado" aprire la seconda, cui fanno eco le trame ariose della più dolce "Mammillaria Sempervivi" ed i toni intrisi di tristezza della liturgica "Queremos Verte", prima che la title-track, requiem cosmico giocato sulla pacatezza dei ritmi, chiuda l'opera come si conviene. Un ritorno che rappresenta un graditissimo punto di svolta e ripartenza per l'act iberico, autore di un lavoro che getta le basi per un futuro solido, e che senza dubbio non mancherà di trovare consensi trasversali.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://trajedesaliva.bandcamp.com/

https://gradualhaterecords.bandcamp.com/