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Room 104

16-04-2021

WESTWIND

"Despair"

Cover WESTWIND

(Steelwork Maschine)

Time: CD (58:37)

Rating : 7.5

Dopo una lunga attesa durata quasi sette anni, finalmente il progetto del francese Kris G. (anche titolare della Steelwork Maschine) torna con l'atteso nuovo full-length, quindicesima uscita in oltre vent'anni di attività discografica. "Despair" esce solo in vinile, in un'edizione limitata a 250 copie contenenti anche la versione in CD, che per inciso presenta due brani in più rispetto all'LP, e che è l'oggetto di questa recensione. Otto tracce, tutte recanti "Despair" come titolo, in cui Kris prosegue spedito nel suo discorso musicale, basato su di un'elettronica marziale, apocalittica e para-sinfonica, estremamente efficace nel delineare quegli scenari da fine dei tempi per i quali Westwind intende fornire la colonna sonora. Nella fattispecie, con "Despair" l'act transalpino mira a creare la soundtrack di un mondo che sprofonda nella rovina e nella depressione, e che marcia verso il disastro, e non è un caso se il prossimo album di Westwind, previsto per fine anno, si intitolerà proprio "Disaster". Ritmiche marziali, synth analogici, organo e melodie para-sinfoniche sono gli elementi predominanti di un suono ora apocalittico, ora più epico, insaporito con sagacia dagli inserimenti di cori messianici, percussioni ipnotiche, digressioni industriali e suoni mistici, in cui fa la sua bella figura la cover di "Despair" dei Death In June (da "Take Care And Control", il discusso album realizzato da Douglas con Albin Julius dei furono Der Blutharsch), qui resa ancor più epica e marziale. Un po' slegate dal contesto e non fondamentali ai fini dell'ascolto le due tracce bonus: una dai toni più mesti, lenta liturgia dalle melodie di ampio respiro, ed una più industriale, con un vortice sottile e noise-ambient che fa da base ad un ampio corredo di samples vocali. Prendendo queste ultime per ciò che sono, e cioè un surplus, ciò che conta davvero sono le sei tracce che figurano sul vinile, tutte di alto livello, per un ritorno assolutamente degno di nota, specie per un settore asfittico come quello sinfonico/marzial/industriale.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://westwind-official.bandcamp.com/

https://www.steelwork.fr/