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Room 103

14-10-2019

NAIROD YARG

"Nairod Yarg"

Cover NAIROD YARG

(Pink Narcissus Music)

Time: LP (34:35)

Rating : 7.5

Presentato in edizione limitata a sole 200 copie attraverso un particolarissimo vinile giallo (comprendente anche la versione in CD), il duo francese Nairod Yarg (nientemeno che "Dorian Gray" scritto al rovescio) esordisce con questo bel lavoro eponimo che, se non altro, conferma l'esperienza dei nomi coinvolti: i due musicisti (rispettivamente Rudy Centi e Sèbastien Ficagna), difatti, hanno alle spalle diversi progetti musicali, grazie ai quali sono riusciti ad affinare il proprio stile. Questo gustoso album di debutto, pur non riservando grosse sorprese sul versante dell'originalità, riesce a catturare l'attenzione grazie ad una riuscitissima fusione tra melodia, elettronica e ritmi danzerecci tipicamente club-friendly che, oggettivamente, riescono ad insinuarsi con facilità disarmante nella mente del fruitore. Il post-punk, la new wave e l'elettronica più danzereccia si fondono meravigliosamente in un disco dai toni quasi sensuali - merito, paradossalmente, di un cantato in lingua inglese ma dalle evidenti inflessioni francesi - ed erotici, arricchiti da una produzione di buona qualità e dinamica sonora. I pezzi - quasi tutti di breve durata -, pur richiamandosi tra loro presentano delle piccole differenze che, nell'insieme, restituiscono un ascolto piacevole e trascinante dal primo all'ultimo minuto. L'elettricità d'ambienza ed il ritmo sono assicurati per merito di canzoni come l'efficacissima "The Rhum And Me", brano dove le basi di chitarra elettrica e la voce impostata di Sèbastien si fondono con una drum-machine ritmata e di potente vibrazione, o per esempio nei toni tipicamente shoegaze di "Déesse", song cantata sia in francese che in inglese che, nonostante il solito piglio movimentato, si fa apprezzare per le suadenti soluzioni di chitarra, quasi sospese, quanto per le affascinanti linee vocali. L' opera, sempre molto immediata, risulta anche molto martellante, come nella clamorosa "The Garden", potentissima traccia dove le partiture ritmiche risultano a tratti devastanti e senza molti compromessi, e addirittura quasi sperimentale, con una "Les Mots Brulants" che mischia sapientemente sapori new wave con alcuni felici intuizioni da parte del synth (non molto dissimile dalla curiosa "Effortless"). Senza ulteriori divagazioni, questo è un prodotto che potrebbe riservare notevoli sorprese a tutti coloro che solitamente sono dediti all'ascolto dell'elettronica più ballabile, e per certi versi intuitiva, grazie soprattutto a delle linee vocali che risultano studiate in modo da entrare subito nel cervello di chi le ascolta. Una gradita sorpresa.

Denis Di Nicolò

 

https://www.nairodyarg.com/

https://nairodyarg.bandcamp.com/