Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 103

07-10-2022

WINTER

"Fire Rider"

Cover WINTER

(Wintergothic/Bob-Media)

Time: CD (77:58)

Rating : 6

Dopo l'operazione di rispolvero e revisione del vecchio repertorio "Looking Back" di pochi mesi fa, per la creatura di Markus Winter è già tempo di un nuovo album, previsto in uscita per il 14 ottobre nei formati CD standard, CD digipack in edizione limitata, vinile doppio e download. Riunita attorno a sé la band che già aveva dato vita al precedente "Pale Horse", oltre ad alcune voci ospiti, il cantante e polistrumentista tedesco prosegue spedito nel solco di un rock dal retrogusto gotico e dalle evidenti ambizioni commerciali, di facile presa ma sempre pronto a strizzare l'occhio ad una maggior solidità che, unita ad una certo gusto per gli assoli di chitarra, punta a solleticare anche le frange metal meno oltranziste. "Fire Rider" è un lavoro che punta tutto (o quasi) sulla perfezione formale, a partire dalla produzione chirurgica, ma questo voler rendere la scrittura il più possibile accattivante con refrain immediati, giocando su una vocalità - quella di Markus - più versatile della media e porgendo il fianco ora al metallo gotico ("Unholy Blood", "Lost In The Ice", "Violent Dream", la più istrionica "Never Again" e la pomposa "I Want It Black"), ora ad un rock più ritmato ("That Much Is True", la leggera "Pray" e quella "You've Been On My Mind" che ospita finanche un assolo di sax), finisce per inficiare il piano emozionale, per un risultato sin troppo levigato che manca di genuinità e spontaneità. Il sound è a suo modo accattivante, ma neppure la presenza di Florian Grey rende "Into The Void" una hit realmente memorabile, ed alla fine il momento più intrigante in un album decisamente troppo lungo (il doppio vinile vanta addirittura un pezzo in più) è paradossalmente l'unica cover in scaletta, "Under The Gun", song decisamente particolare dei Sisters Of Mercy che l'act tedesco riprende bene, grazie soprattutto alla buona prova vocale della croata Nera Mamic. I Winter di oggi sono una band abile e affiatata, ma "Fire Rider", per i motivi di cui sopra, manca di reale spessore emotivo, non riuscendo a rimediare con delle vere e proprie hit in grado di trainare un fardello che avrà poco da aggiungere per chi ha già fatto scorpacciate di Century, HIM o dello stesso Florian Grey.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://winter5.bandcamp.com/

http://www.bob-media.com/