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Room 104

24-05-2016

TROUM

"Acouasme"

Cover TROUM

(Cold Spring)

Time: CD (66:49)

Rating : 7.5

A breve distanza da alcuni lavori cruciali quali la trilogia "Power Romantic" e la collaborazione con Raison D'Être, i tedeschi Troum tornano con un album angolare che ne rivede in parte le traiettorie stilistiche. "Acouasme" porta Martin e Stefan a confrontarsi coi territori affollati dell'ambient oscura virando dagli arazzi preziosi ad un sound apparentemente più prevedibile e appetibile, ma capace di infrangere i confini di schemi abusati intrecciando input diversi e soluzioni sempre un passo avanti agli standard. Registrato in un arco di tempo largo, tra il 2007 e il 2015, l'album consta di 6 tracce messe a punto sfruttando un vasto range di strumentazione che include chitarre, strumenti folklorici orientali e primitivi, nonché elaborazioni derivate da field recordings e nastri. L'accumulo di tonalità con sfumature plumbee che segna l'avvio dell'ironica "Aliens Laughing About Us" ci conduce in un'ambient misteriosa la cui carica è aumentata dalla successiva title-track, arricchita da coralità e rintocchi sacrali su cui incombe lo spettro di Raison D'Être. La concretizzazione sonora regna in ogni traccia massificandosi in "Omega Melancholicum", dove il rumore diventa mezzo per evocazioni astratte che sfiorano sia le partiture melodiche che il mood tipico delle colonne sonore. Dalle architetture scenografiche si passa alle pulsazioni sincopate ("Outer Brain Outsourcing"), calcando la mano su un crescendo tonale memore della maestosità che il duo germanico ha messo in mostra in tanti lavori precedenti. L'astrattismo dronico torna a farsi sentire nella sua variante più ermetica e onirica ("Somnolenz") prima di lasciare lo spazio alla conclusiva "Signe Du Miroir", specchio sonoro di reminiscenze tribali fuse a profusioni semi-orchestrali in un tripudio celebrativo che, per quanto assai frequentato di questi tempi, mette in mostra tutta la personalità compositiva di questi autori. Chi già conosce l'opera di Troum avvertirà una maggiore insistenza su partiture prossime all'industrial, dure quanto basta per non confondersi con le coordinate del noise-ambient. D'altro canto le asperità audio risultano mitigate da una sinfonicità che ne garantisce la vicinanza ai ricchi mosaici costruiti in parecchi dei precedenti lavori, mantenendo un livello estremamente elevato sia sul piano compositivo che di assemblaggio delle tante parti coinvolte. Confezione essenziale in jewel-case e inserto minimo di quattro pagine, resa audio all'altezza del contenuto sonoro. Lavoro maiuscolo che non delude le aspettative.

Michele Viali

 

http://www.troum.com/

http://coldspring.co.uk/