Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

16-10-2021

GYDJA

"Ár Var Alda (In Ancient Times)"

Cover GYDJA

(Winter-Light)

Time: CD (62:03)

Rating : 7.5

Progetto dalla ventennale esperienza, Gydja è l'act principale della neozelandese Abby Helasdottir, che ricordiamo attiva in passato con meteore della scena industrial/ambient quali Clear Stream Temple e Torture By Roses. Giunto all'undicesimo lavoro sulla lunga distanza, il progetto torna alla corte di quella Winter-Light che già lo aveva ospitato in occasione di una compilation nel 2017, e che ora ne pubblica la nuova fatica nelle 200 copie del pregevole digipack a sei pannelli. Da sempre molto matura, la dark ambient di Abby si muove attraverso dense ed ampie masse dronico/melodiche, ben rifinite e ricche di dettagli come di sfumature, utili a veicolare un'atmosfera come di consueto altamente misterica, in cui si muovono anche voci e percussioni grazie alle ospiti Lyn Goeringer e Serena Helasdottir-Cole. Come in precedenza, anche stavolta la qualità audio messa sul piatto è decisamente alta, e permette di godere appieno di un suono che si muove come un unico flusso, inglobando anche la voce e le percussioni al punto da renderle difficilmente percettibili e, in buona sostanza, parte integrante di una sola pulsione sonica in moto costante. Solo in "And Thence Arose Our Giants' Race" il canto, soave ed etereo, riesce ad emergere da trame che si fondono in una massa inscindibile, che rende l'ora abbondante d'ascolto un excursus totalizzante nella sua fitta coltre misterica. "Profonda e primordiale dark ambient" - come recitano le note ufficiali - che svolge pienamente la propria funzione, e che non mancherà di mettere d'accordo sia gli estimatori del progetto, sia gli eventuali nuovi avventori con l'alta qualità di una proposta sempre intrigante.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://gydja.com/

http://www.winter-light.nl/