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Room 105

19-12-2017

ART ABSCONs

"The Separate Republic"

Cover ART ABSCONs

(Fronte Nordico)

Time: CD (50:57)

Rating : 7

Nuovo album per il menestrello mascherato Art Abscon, che stavolta, pur rimanendo fedele al suo stile incrociato, sembra voler ampliare lo spettro d'azione in una direzione anche naif e giocosa. Tenendosi ancora aderente a titoli in tedesco e in assenza di testi a supporto, Michael Tellbach (iconico titolare del progetto) riprende le fila del discorso riallacciandosi a classici arpeggi neofolk collegati ad un sostrato magico-folklorico, connubio che ne ha scandito tutta la carriera. A venire meno sono alcune partiture ambiental-industriali che trovavano posto in alcuni dei precedenti album, per fare spazio ad un lavoro più attento all'aspetto melodico e a tonalità utili a trasportarci in luoghi senza tempo o ad aprire finestre in una memoria che guarda al retroterra dell'autore. Le architetture facili e dirette, spesso battute da percussioni elettroniche secche e semplici ai limiti della minimal ("Die Göttliche Invasion"), ricordano le litanie per bambini, incrociate all'occorrenza con motivi semi-sinfonici ("Tal Der Schmerzen"). D'altro canto fanno capolino sia una certa vena tradizionale e localistica ("Ton Und Farbe"), ottenuta anche grazie all'inserimento di tribalismi ("Durch Zeit Und Traum"), fisarmoniche e altri espedienti utili a dare una connotazione circoscritta al pezzo, sia echi di stampo medievale ("Altes Lied"). Abscon incrocia sapientemente la matrice armonica e strumentale con quella elettronica senza necessariamente dover eccedere in ricercatezze formali, ma limitandosi a soluzioni che riescono a colpire di primo acchito: ne esce un album morbido in confronto ai precedenti, forte di un'aura sognante e bambinesca forse sinora estranea ad un monicker che in questa occasione tende a lasciarsi alle spalle i lati più cupi della sua carriera artistica. Forse l'espressione sinora più totale dell'arte di Abscon, e anche la più coraggiosa nel distaccarsi dalla prevedibilità. Edito sia in CD digipak che in doppio vinile, questa seconda versione accompagnata dalla ristampa del recente nastro "The Lost Tape".

Michele Viali

 

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