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Room 107

07-12-2009

VV.AA.

"Alchemist Compendium"

Cover VV.AA.

(Protea Records)

Time: CD1 (69:33) CD2 (75:01)

Rating : 7.5

L'iberica Protea Records, nata nel 1992 e tornata in attività nell'anno in corso, si ripropone al mondo discografico oscuro usando come personale manifesto divulgativo questo doppio sampler proposto tramite download gratuito. Artisti quasi tutti di radice spagnola: questa è la rotta della label, cioè crescere insieme ai progetti che la compongono, cercare insieme a loro un mercato, ritagliarsi angoli di cielo in un ambiente costellato da numerose proposte identificate su vari versanti del dark-world. In ciò Protea è polimorfica, e se nel proprio roster emerge principalmente la direttrice dark-ambient, ascoltando i due dischetti altre sonorità si rivelano interessanti. Il primo volume si apre sinfonico e marziale nella suite strumentale di Erg: "Neftis" respira i classicismi figurati della musica 'colta' della metà del secolo scorso, contaminandoli di apocalissi percussive grazie ai ritmi decadenti dei tumper, ricalcando così il movimento neofolk europeo che lambisce l'Ungheria dei Cawatana fino alla Germania dei Belborn. Riferimenti ben individuabili, ed il segno che lascia Erg è diretto in questo verso. Stasi cosmiche evocanti venti planetari, martiri extraterrestri ed oscuri sepolcri ultraterreni nel brano di Transmission From The Crypt, "Impenitente", moribondo nelle lunghe stasi funeree dei droni agonizzanti dei synth. Quasi tutto il primo volume è il trionfo dell'ambient nera ed industriale, ancestrale, anche nel suo essere post-moderna come nel caso di "Bellum Vitae Tenebris" di Persona, dove si avverte una lontana rinascita sociale obbligata da un tremendo evento precedente. Risorgimento atavico nel DNA umano, anche se figlio della propria tecnologia malata. Nurss con "Heart Of Chernobyl" (incontriamo spesso questo evento drammatico nelle ultime uscite discografiche...) ibrida il suo noise-industrial con strutture sinfoniche ed ossessive, mentre ancor più criminoso e patogeno è il sound di Tzesne in "Lan Larraskitu! Lan". Il tema dell'uomo vittima di sé stesso, anche in un futuro post-apocalittico, è captabile pure in "Fria Desolacion" di Oscuridad Macabra: caos metallurgico, clangori da miniera e suoni sincopati e martellanti sono le emotive impressioni nel gestire il proprio suono. L'uomo scava in profondità nella terra cercando nuovi Dei (oro? uranio?), ma risveglia i propri antichi Demoni. Nel suo defluire verso la fine il primo dei due dischetti incontra suoni che si perdono nella memoria del classico dark malinconico: "Fall", brano proposto da Verbum, per il suo depresso e stentato incedere tra i tasti del pianoforte è delicato ed ombroso come alcuni momenti dei Bauhaus di "The Sky's Gone Out" o di molti stupendi attimi creati dai nostri Lily's Puff, anche se la voce non ricalca gli stessi caldi, luciferini toni di Marco Fabro. Il secondo dischetto è più eterogeneo nell'offrirsi: momenti di tribalismo industriale nel brano di Coagul "El Jardì Intrauteri" o le crepuscolari trame ritmiche costruite su geometrie IDM ipnotiche e medianiche di "Protozoo" ad opera di Uanamani, in linea con Mynationshit, che fra ritmi veloci e beat cosmici, grazie anche all'uso di vocoder nel generare la voce metallica, con "Hurfull" avvicina i nostri ascoltatori di 'area' Tympanik al suo modus operandi. Protea Records è forse ancora lontana dal divenire una label stabile, ma le cellule che genera si diversificano. Così figurano spazi anche di EBM harsh ed aggressiva nella graffiante ballata infernale di Larva "Broken Toy (Song For Yuyu)", ricca di droni sputati con odio sugli ascoltatori e miagolii ferali di belva ferita (in ciò è così simile a Dioxyde, guarda caso madrileno!). Richiami industriali o techno-dance individuabili tra Laibach e Les Liaisons Dangereuses nella violenta e ballabile "Domòtica" di Tech Nomader, il quale riesce davvero nei suoi due minuti ad ibridare i due seminali progetti sopraindicati. In chiusura, invece, spazio al theathre-death-rock esaltato da Lucas Lanthier nei Cinema Strange e qui vissuto da Dreamspiral in "Insomnia Castle". Quasi due ore e mezza di musica di cui abbiamo citato solo alcuni momenti, simbolo del loro appartenere, e siamo davvero onorati di proporvi Protea Records come nuovo baluardo delle sonorità a noi care. Per l'esteso caleidoscopio di proposte tra i generi manterremo aperto anche in futuro questo canale iberico, consapevoli di offrire ai nostri lettori alternative valide, spesso di prezzo contenuto nei singoli album degli artisti, quando non addirittura gratuite come il download di questo doppio sampler. Che aspettate quindi? Un click per salvare sul vostro PC il vento caldo che dalla Spagna soffia in tutte le direzioni del nostro Continente.

Nicola Tenani

 

http://protearecords.blogspot.com/

http://www.myspace.com/protearecords