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Room 107

19-02-2014

X-NAVI:ET

"Dead City Voice"

Cover X-NAVI:ET

(Zoharum/Eter)

Time: (41:10)

Rating : 7

Nuovo lavoro per il progetto solista di Rafal Iwanski, operoso nome della scena industriale polacca già noto per aver preso parte all'eccellente band Hati e per aver collaborato con nomi storici come Z'EV. Peculiarità di Rafal è intrecciare l'elettronica e i rumori con un uso singolare della strumentazione, non di rado assurta a mezzo di collegamento per evocazioni etniche poste a contrasto o concretizzate con elementi della modernità. X-NAVI:ET continua questo discorso artistico dando però voce agli aspetti più elaborati e radicali sfiorati in passato, e "Dead City Voice" ne segna la terza uscita discografica (la seconda in LP dopo "Soundtrack For The Dying Moments" del 2012), inframmezzata da un buon numero di collaborazioni. Il tema portante dell'opera prende forma dall'immagine della città, specchio dell'individuo, per progredire in una direzione funebre amplificata dai toni cupi dei sei componimenti. Sebbene le strutture sonore mantengano un impianto prossimo a quello della tradizione post-industriale, si rileva anche uno scavo a ritroso alla ricerca di note, spunti ed echi che ci possano ricollegare ad una realtà lontana. Tale particolarità emerge a più riprese con motivi cantati dal sapore etnico, strumenti, ritmiche che mimano un andamento tribale e più ancora con mantra elettroacustici, creati tramite un melange di materiale composito reperito da fonti diverse. La parte propriamente elettronico-moderna viene sviluppata con field recordings atte a dare una collocazione specifica al pezzo o finalizzate a diventare parte di una coralità, oppure con synth analogici o ancora con percussioni di oggetti metallici, aspetto quest'ultimo che si pone come ponte tra presente e passato. Buona parte delle tracce vede le tonalità svilupparsi all'unisono e in crescendo, con gli echi localistici che vengono avvolti dai rumori meccanizzati; le pulsazioni, giocate su frequenze basse, assumono forme ritmiche incanalandosi nella circolarità su cui insiste tutto l'album. Nel complesso, il background da etnologo di Iwanski si fonde con gli interessi per i marchingegni dell'attualità: i tanti elementi sonori vengono smistati e aggiustati fino a dar luogo ad un suono per certi versi anche minimale, quasi puro nella sua essenzialità finale. Lavoro complesso e ambizioso che rispetta i canoni di ricercatezza costantemente frequentati da questo autore. Solo 250 le copie prodotte, di cui 33 corredate di una stampa artistica aggiuntiva. Disponibile anche un'edizione in cassetta (66 copie), mentre manca - per il momento - un corrispettivo in CD.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/xnaviet

http://zoharum.com/