Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 107

02-06-2015

STROM NOIR

"Glaciology"

Cover STROM NOIR

(Zoharum)

Time: (59:30)

Rating : 7.5

Secondo album prodotto in casa Zoharum per questo progetto slovacco di matrice ambient minimale, reduce dal buon concept di "Urban Blues" dove si sondavano paesaggi urbani musicati attraverso l'essenziale strumentazione del mastermind Emil Mat'ko, che utilizza chitarre elettriche ed acustiche il cui suono viene dilatato attraverso l'uso di diversi pedali. Queste le armi a disposizione per un progetto florido come Strom Noir (una ventina di release complessive in circa otto anni), che stavolta esce dalle lande artificiose della metropoli per immergerci in tutt'altro ambiente, quello dei ghiacci perenni e dei picchi innevati. "Glaciology" nasce, così come il precedente lavoro, come un insieme di tracce da ascoltare in cuffia, più precisamente "quattro tracce sulla neve ed il ghiaccio", come recita il sottotitolo dell'album. Ad aggiungersi al quartetto è la bonus-track conclusiva "Niekedy Sa Vracajú", pezzo già presente nella mini-tape del 2013 "Tenac Rusianek" con la sua versione ridotta e qui invece riproposta nella versione full-length, per un CD realizzato in custodia ecopak e limitato a 300 copie. Partendo dall'introduttiva "Névé" assistiamo a quello che è un preludio all'immersione nel piccolo mondo cristallizzato dello Strom Noir di "Glaciology", un percorso ascendente dalla tensione ariosa, lucente, fatto di droni delicati che a mano a mano aumentano la propria abbagliante armonia sospesa in un tripudio di luminescenze vibranti, come in una scalata durante la quale il paesaggio si amplia e scopre durante la salita. La ripresa di fiato conclusiva, fatta di pennellate chitarristiche delicate, ci porta al secondo episodio, "Firn", vortice freddo di tanti echi arpeggiati che svolazzano su ventate ambient come a visualizzare una tempesta di neve in lontananza, al riparo nel nostro rifugio. Completamente circondati dai paesaggi ghiacciati di Mat'ko, continuiamo ad immergerci tra riverberi incessanti, pennellate delicate di chitarra come spruzzi di neve su paesaggi d'alta quota sterminati e scaldati dal forte sole che si rifrange in ogni dove ("Penitentes", "Moréna"). Un'atmosfera rarefatta, luminescente ed ampia quella di "Glaciology", impreziosita ulteriormente dalla bonus-track conclusiva, venti minuti di stasi onirica, di paesaggi notturni illuminati dai baluginii chitarristici di Mat'ko tra ambient e post-rock. Un'ascensione ulteriore al di sopra di monti e ghiacciai dei pezzi precedenti, siderea suite fredda come la luce delle stelle, suggello di un concept pienamente funzionante che veicola magistralmente il suo messaggio musical-paesaggistico attraverso una strumentazione scarna ed essenziale, come ogni buon album ambient dovrebbe fare.

Lorenzo Nobili

 

http://stromnoir.blogspot.it/

http://zoharum.com/