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Room 107

30-06-2008

GEOMATIC

"Blue Beam"

Cover GEOMATIC

(M-Tronic)

Time: (64:43)

Rating : 7.5

Credevamo che questo duo anglo/olandese con base operativa ad Amsterdam fosse scomparso in sordina dalle scene, visto che l'unico album sin qui rilasciato - il debut "Control Agents" - risale ormai al 2001, anno in cui la Triumvirate ne diede pubblicazione... E invece il nome Geomatic rispunta fuori dall'oscurità grazie alla francese M-Tronic, label molto attiva in ambiti quali IDM, rhytmic noise, soundscapes et similia, la quale ci propone il ritorno del duo in un elegante quanto gradevole digipack. A seguito dei sette lunghi anni di silenzio di cui sopra (interrotti soltanto da un paio di lavori per la TV), il duo torna sulle scene con un sound ancora legato a temi notturni da notti mediorientali, guidato da percussioni di stampo etnico dal sapore mai troppo synth-etico e da melodie da mille e una notte, ed i passi in avanti risultano subito tangibili, complice una produzione di ottimo livello impreziosita dal mastering a cura di Kevin Metcalfe (già all'opera con Depeche Mode, David Bowie, Orbital, U2 etc...). Ancora una volta sono le sfumature di blu a fare da sfondo ai raffinati soundscapes di Geomatic, per un disco che si apre all'insegna di sonorità capaci di proiettare l'ascoltatore nel pieno di una notte araba, come dimostra l'eccellente trittico d'apertura composto da "The Bliss", "Protomorphic Deception" ed "Holographic Messiah". In mezzo al raffinato manto percussivo, splendidamente etnico, fanno capolino voci maschili e femminili di chiaro stampo mediorientale che arricchiscono un'atmosfera già di per sé esoterica ed avvolgente, dotata di quel groove letale che seduce lentamente, in maniera quasi ipnotica. Momenti più spiccatamente synth-etici ("Turn Of The Coil") si alternano a frangenti ora più oscuri (la tetra "Superae Res"), ora più suadenti ed ammalianti ("Beyond The Beginning", "Dark Technology Ghost", "Alternate Universe"), ed anche se talvolta si ha l'impressione che certe soluzioni tendano a ripetersi nell'album ("Radiating An Aura Of Love"), il finale ci riserva due valide tracce come "Redemption" ed "Unknown", capaci di catturare ancor di più certe atmosfere mediorientali grazie allo sfoggio di melodie ineccepibili, unite al consueto incedere percussivo di cui sopra. Il disco si completa di tre remix in formato mp3, segnatamente ad opera di Andrew Lagowski, Ex_Tension ed Ah-Cama Sotz, che poco aggiungono all'opera, se non ulteriori 19 minuti circa di ascolto... Dopo un lungo silenzio il duo è riuscito a tornare in pista con un lavoro magari non troppo sorprendente (la M-Tronic lo consiglia ai fans di Muslimgauze e This Morn' Omina, ed in parte sottoscriviamo), ma di certo foriero di suoni davvero notevoli, efficace nel tratteggiare determinate atmosfere e realizzato con gusto: se amate i soundscapes dai toni etnico/ambientali, date ai Geomatic la chance che si meritano.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/geomatic1

http://www.m-tronic.com/