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Room 108

30-07-2020

THE LUST SYNDICATE

I non allineati

THE LUST SYNDICATE

di Roberto Alessandro Filippozzi

Eravamo arrivati tardi già a recensire "Capitalism Is Cannibalism", ed ancor più tardi siamo giunti ad intervistare Simone Salvatori, ben noto leader dei blasonati Spiritual Front e fondatore anche del nuovo progetto The Lust Syndicate. Tuttavia l'importante era arrivare, non soltanto perché l'album di debutto del trio capitolino ha dato un importante scossone alla scena industrial nazionale e internazionale con la bontà dei propri contenuti musicali, ma anche perché, a livello di contenuti lirico/tematici, "Capitalism..." ha rappresentato una profonda sferzata, prendendo le distanze da quella vulgata liberal/progressista e petalosa con grande coraggio ed immane forza per raccontare un'altra verità, ossia quella di chi non si ferma alle "versioni ufficiali", consapevole di come ogni aspetto della vita pubblica, informazione in primis, venga manipolato per indirizzare consensi e sentimenti delle masse. Un progetto nato per esternare dure verità, rifuggendo quei facili consensi di cui le star della musica fanno incetta per darsi un tono da "anime belle", desiderosi come sono di compiacere la narrazione globalista che vive di slogan vuoti in grado di far leva su facili pietismi. Non poteva che conseguirne un'intervista in cui Simone, senza peli sulla lingua, suona la sveglia non tanto per chi ha già compreso determinate dinamiche, ma piuttosto per quelli che hanno subodorato come ci siano troppe cose che non quadrano, e che avevano bisogno di qualche pezzo del mosaico in più per comprendere logiche e piani di coloro i quali "muovono i fili". Tanti preziosi spunti di riflessione in questa lunga intervista, grazie alla disponibilità di un artista la cui consapevolezza riguardo alle più subdole dinamiche sociopolitiche andava assolutamente condivisa.

THE LUST SYNDICATE

"Le grandi dinastie, come i Rothschild, i Rockefeller etc., sono le stesse che governano da secoli. Se devi fare cassa e non hai nessun contatto con il mondo reale, che muoiano cento o mille poveracci, poco ti importa. Le persone che operano a quei livelli non sono alieni venuti dall'iperspazio per conquistare la terra, ma sono solo persone più infami e pragmatiche di noi che, messe di fronte alla scelta fra giustizia e denaro, scelgono il denaro. Punto. Nessuno complotto, come molti idioti amano chiamarlo. Solo esclusivamente profitto."
(Simone Salvatori)

 

THE LUST SYNDICATE

"Andai a vedere Roger Waters un paio di estati fa: tutto bello, tutto mastodontico, ma tutto terribilmente patetico e ridondante... ricordo questo intervallo di 20/30 minuti con un no-stop di immagini che ridicolizzavano Trump, Putin e tutti quelli non allineati con il mainstream, un'alternanza tra "dittatori" (secondo i media) e volti di bambini africani. Perché, se c'era tutta questa voglia di giustizia, non venivano criticati i grossi colossi della finanza, quelli farmaceutici, quelli degli armamenti? Questi finti ribelli hanno bisogno di questi facili bersagli per cercare di creare una sorta di patetica unione temporanea con altrettanti finti indignati. Reductio ad hitlerum ad ogni costo. Tipica dei servi del sistema."
(Simone Salvatori)

 

THE LUST SYNDICATE

"L'UE è un costrutto imperialista della peggiore risma, antidemocratica in ogni suo aspetto, imposta senza il consenso del popolo, istituita con raggiri e truffe, creata ad hoc per indebolire gli Stati e concedere tutto ai grandi gruppi finanziari, banche e multinazionali. Gli uomini imposti ai governi sono gli stessi dei grandi gruppi come JP Morgan, Goldman Sachs etc., che a loro volta fanno parte della sacra triade Vanguard/Blackrock/Statestreet, che da sola detiene circa un quarto della ricchezza mondiale effettiva. Come può l'interesse di questi personaggi coincidere con quello del popolo? Europa è l'esatto contrario dell'EU, Europa è ricchezza nella sue differenze, nelle sue storie e nella sua Storia, nel suo essere sfaccettata, multiculturale nella sua stessa essenza, mentre EU invece è l'appiattimento, l'umiliazione, la dittatura della conformità."
(Simone Salvatori)

 

 

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