Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

21-02-2019

STEFANO DE PONTI

"Malagrazia_________ Landfall"

Cover STEFANO DE PONTI

(Luce Sia)

Time: CD (47:56)

Rating : 7

Uscita in digipak a tre pannelli limitata a 190 copie che riporta estratti ed "architetture del suono" a nome Stefano De Ponti dello spettacolo teatrale "Malagrazia", messo in scena dalla compagnia milanese Phoebe Zeitgeist per la regia di Giuseppe Isgrò. La pièce ha come protagonisti due fratelli rinchiusi assieme in uno spazio non ben definito sia fisicamente che temporalmente, dentro al quale assistiamo alle loro varie discussioni su ciò che potrebbe esserci in un ipotetico esterno, ma anche alla costante reinvenzione e ridefinizione di tutto ciò con cui vengono in contatto, in un flusso inventivo ed innovativo costante e complesso che porta i due bambini-uomini a scontrarsi o andare d'accordo in questo mondo fuori dal mondo, aperto a molti spiragli concettuali che vedono comunque nella vertigine emotiva di un'umanità dilaniata dalla paura di restare sola con sé stessa la chiave di lettura più evidente. Tale complessa ed alquanto cervellotica trama non può che avere una colonna sonora adeguata, tessuta da un artista del suono come Stefano De Ponti - che ha fatto dell'uso drammaturgico del suono la sua missione - i cui soundscapes allungati, cadenzati e pulsanti dai tratti anche rumoristici accompagnano la forza eterogenea delle parole ed elucubrazioni estemporanee degli attori nelle lunghe suite "Entomologia Della Grazia" ed "Insula", consacranti i nostri fratelli a nuovi artefici del tutto nel loro piccolo mondo lontano dal tempo e dello spazio entro trame soniche in costante contrapposizione e movimento, sostenendone anche una retrocessione evolutiva verso infantili fischi e sproloqui al megafono con delicate note di organo 8-bit in "De Diligendo Deo". Come chiosa, un recitato in roco siciliano sigilla un lavoro coraggioso e lontano da qualsiasi schema teatral-musicale, sicuramente più apprezzabile con una visione dello spettacolo stesso ma efficacemente estraniante e ricco di spunti di riflessione nel suo complesso.

Lorenzo Nobili

 

http://www.stefanodeponti.it/

https://lucesia.bandcamp.com/