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Room 108

08-09-2020

IAMNOONE

"A Primitive Trinitas"

Cover IAMNOONE

(Cold Transmission Music)

Time: CD (37:06)

Rating : 7

L'istinto primordiale che amoreggia con la carne e l'esistenza in maniera aggressiva e avvolgente. Il buio che, nella sua totale oscurità, si fa portavoce di sensazioni inquietanti ma al contempo malinconiche e dolcemente sussurrate. Si potrebbe definire così questo "A Primitive Trinitas", primo full-lenght degli Iamnoone di Philippe Marlat, polistrumentista e artista emiliano che, per l'occasione, sceglie Stephan Seth come compagno d'avventura. Come già si evinceva ampiamente dal loro precedente EP - "Dvplex" del 2019 -, lo stile musicale degli Iamnoone è caratterizzato da forti influenze darkwave dai toni suadenti e oscuri, riprodotti mediante una scrittura che, per quanto gelida nel suo rigore stilistico, riesce comunque a trasmettere la giusta dose di vivacità ritmica ai singoli componimenti. Presentato in un elegante digipack apribile in più parti, il disco parte a razzo con l'ipnotica "Aggressive", canzone che come da titolo presenta una struttura aggressiva e dall'andamento ipnotico, con dei semplici e performanti giri di basso su cui agiscono poche ma incisive note di chitarra, opportunamente dilatate tramite effetti vari. I tappeti di synth posti sullo sfondo, semplici e avvolgenti, paiono invece adagiarsi nella giusta misura sulla voce - volutamente filtrata e mixata a basso volume - eterea e viscerale di Marlat, andando di fatto a caratterizzare un unicum musicale atmosferico ed evocativo. Il mood sembra subire leggere variazioni nella seguente "A Fading Memory", traccia danzereccia incentrata sul consueto 4/4 di drum-machine dall'interno del quale fuoriesce una certa magniloquenza dark, per merito sia delle parti vocali che delle note di chitarra, queste ultime riprodotte quasi come fossero sospese. Le cose si mantengono stabili anche in "Solve Et Coagula", brano simile al precedente ma non per questo meno valido, mentre in "Hopeless", complice soprattutto un diverso andamento dei battiti elettronici, le melodie si fanno più spettrali e sottilmente ossessive. Proseguendo nell'ascolto di questo gradevole lavoro, il pathos generale si eleva maggiormente; questa sorta di zenith emozionale si percepisce in modo oggettivo nelle belle "Synhestesia", apprezzabile soprattutto nel lavoro di basso e nei piacevoli accordi e contrappunti di tastiera, "Stillborn", composizione dal tocco soffuso e arioso, e "Pure Ice", encomiabile in particolar modo nell'atteggiamento stilistico, più ricercato e strumentalmente strutturato rispetto ai precedenti componimenti. Ben registrato e mixato, "A Primitive Trinitas" è un lavoro che, seppur pervaso da un certo immobilismo strumentale, riesce comunque a farsi valere sotto svariati aspetti, non ultimo un vibrante erotismo di natura sfuggente, quasi esoterico. Consigliato senza alcuna riserva.

Denis Di Nicolò

 

https://iamnoone1.bandcamp.com/

https://www.coldtransmission.com/