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Recensione
02-04-2023 : FRONTIER GUARDS
Da queste pagine abbiamo avuto il privilegio di seguire per intero la carriera discografica dell'act ceco, giunto in quindici anni alla settima uscita sulla lunga distanza, col timone da tempo ormai nelle mani del solo Martin Pavlik. Conosciamo quindi molto bene l'altissima qualità messa sempre in campo da FG, finanche in un lavoro imperniato sui remix come il precedente "Reload" di due anni e mezzo fa, ed il nuovissimo "Colony", stampato nelle 150 copie dell'essenziale digipack da quella AP che da sempre ha creduto nel progetto, non fa eccezione. La via resta quella tracciata quattro anni fa con "You",...
 
Recensione
02-04-2023 : R. IWANSKI
Meglio conosciuto sotto il monicker del suo vero progetto madre X-Navi:Et, ma attivo anche in altri ensamble (Voices Of The Cosmos, HATI) e protagonista di svariate collaborazioni e live performance dall'Europa agli Stati Uniti, il musicista polacco Rafal Iwanski si richiama alla prova, coadiuvato dalla collaborazione con l'altrettanto autoctona Gusstaff Records, nel suo primo lavoro implicitamente solista, dove le promesse di sperimentazioni inedite e nuovi ricorsi estetici saranno le vere linee guide. Sebbene la Gusstaff Records possa sembrare modesta, la label è in verità un vero punto di riferimento per l'electro nell'Europa...
 
Recensione
02-04-2023 : BARBAROSSA UMTRUNK
Dopo quattro anni di silenzio ed una ancor più lunga assenza da queste pagine (segnatamente dal 2014), torniamo a parlare del longevo progetto del francese Baron Von S, che soprattutto nei primi anni della scorsa decade ci aveva ben impressionato con una serie di validi lavori, complice una notevole ricerca tematica. Così è anche per questa ventiquattresima release di BU (la prima per la spagnola - recente vittima di una ignobile quanto immotivata censura da parte della piattaforma Bandcamp - GH Records, che lo pubblica nei 100 esemplari del digipack, mentre la versione box col bonus CD assieme a T.S.I.D.M.Z. è...
 
Recensione
02-04-2023 : SOMMERFELD
Alla sua seconda uscita, la giovanissima etichetta d.i.y. londinese gestita da Peter Adjobia (metà dell'ottimo duo Dragon & Jettenbach) tiene verosimilmente a battesimo l'esordio di Sommerfeld, act di cui poco o nulla è dato a sapere. Pubblicato in download e nei soli dieci esemplari del formato CDr 3" (con tanto di stiloso biglietto da visita della label), l'EP in esame consta di quattro tracce in cui Sommerfeld dà ampio sfoggio dell'alta qualità di suoni, strutture e rifiniture, nell'ambito di un'elettronica suggestiva che coniuga sapientemente ritmo ed atmosfera. Il groove è subito incalzante in...
 
Recensione
02-04-2023 : DEAD VOICES ON AIR
La Cold Spring ristampa il primo lavoro di DVOA, edito in origine su cassetta nel 1994 dalla G.R.O.S.S.: il CD presenta le tre tracce originarie rimasterizzate, oltre a due tracce apparse sul secondo CD (di fatto una ristampa di "Abrader") di "Fast Falls The Eventide" del 2009 e due inediti. Il disco fu registrato dopo varie altre registrazioni di Spibey, sebbene risulti tra le primissime uscite dell'act inglese. I pezzi originari sono dei loop magmatici e nervosi costruiti sulla sovrimpressione ritmica e regolare di giri continui, che vanno a formare una spirale audio perpetua dove intervengono variazioni e innesti di...
 
Recensione
02-04-2023 : RAPOON
Uno tra gli ultimi lavori di Rapoon, storico monicker guidato da Robin Storey, "Skulls On The Plains Of Turkey" è sicuramente tra i più elaborati e densi dischi del musicista britannico, relativamente alla sua produzione più recente. I brani riescono ad unire soluzioni diverse, creando un mix di notevole qualità basato su loop circolari (da sempre marchio di fabbrica del monicker inglese), echi di mondi lontani, tribalismi, giri rituali, sontuosi plateau di tromba e basi dense che sostengono in maniera ambientale ed evocativa la scrittura. Svetta nel complesso un mood intimista e riflessivo che genera...
 
Recensione
02-04-2023 : BRANDKOMMANDO
Con alle spalle una quarantina di uscite dal 2005 ai giorni nostri, finalmente il solo-project del polacco Karol Wachowski incrocia la propria strada con quella della connazionale Zoharum, dopo tante release per una pletora di etichette medio-piccole, in particolare per Mask Of The Slave e Beast Of Prey. "1989" esce sia nelle 250 copie del CD in bella confezione ecopack a sei pannelli, sia nelle 30 su cassetta, ed il tema trattato stavolta è la caduta del regime comunista di Ceausescu in Romania, avvenuta appunto nel 1989, di cui la foto di copertina, col simbolo del partito comunista ritagliato via dalla bandiera rumena,...
 
Recensione
02-04-2023 : DOOM OF VALYRIA
Parallelamente alla sua attività come chitarrista in gruppi d'estrazione metal (i truci deathsters Unburial ed i ben più interessanti, accessibili e moderni Toxic Army), la spagnola Nemhain - al secolo Eva Molina Fernández - continua a portare avanti con onore il proprio solo-project DOV, giunto ormai un anno fa con "Flor Del Norte" al traguardo del terzo album in un decennio di attività discografica. Apprezzata alla voce fra le pieghe ambientali di Hiemis nel recente "Yggdrasil", Eva non ha mai nascosto il proprio amore per un folk le cui radici si trovano ben più a Nord rispetto alle...
 
Recensione
02-04-2023 : VRNA
Dopo la ristampa congiunta dei due vecchi lavori "Osireion/Iseion" di fine 2019, il longevo progetto di Gianluca Martucci torna con l'atteso successore dell'apprezzato "La Vecchia Madre" (2018), approdando per la prima volta alla corte dell'americana DumpsterScore. La consolidata etichetta d.i.y. stampa la nuova uscita di VRNA - la venticinquesima, stando a Discogs - in soli 75 esemplari su nastro (50 cassette nere, 25 rosse) con j-card professionale, e lo fa con grande piacere, essendo il titolare Andrew Quitter (Regosphere) un estimatore di lunga data dell'act italiano. Con un suono appositamente più ruvido e...
 
Recensione
02-04-2023 : GANA2
Prima produzione da studio su supporto fisico per questo progetto est europeo curato da Antanas Dombrovskij (membro del duo Tiese), che firma due lunghe tracce memori di sperimentazioni tese ad unire supporti analogici e strutture moderne. La title-track è un mix di nonsense illbient e glitch, fatto di partiture elettroniche scheggiate che si uniscono e si sovrappongono in un melange di concretismi che non trova mai una via comunicativa effettiva, per lasciare invece spazio ad una rassegna di soluzioni varie che arrivano, sul finale, ad una vaga maestosità compatta. "Atlantropa" continua ad insistere su ammassi tonali...
 
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