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Recensione
27-04-2021 : DEMETRIO CECCHITELLI
DEMETRIO CECCHITELLI
Partendo da alcuni concetti base di Francois Bayle, Demetrio Cecchitelli dà forma ai quattro brani che compongono "Dwell", secondo lavoro in solitaria fissato su supporto fisico per questo giovane autore. La musica prende vita dall'unione di suoni strumentali trattati in maniera singolare ed elettronica, dando corpo ad uno stile minimale fatto di piccoli cenni tonali in cui basi perpetue sorreggono rintocchi glitch e cenni audio che sembrano avere un'organizzazione peculiare, tanta è la capacità di evocare immagini e panorami. Le atmosfere sognanti e misteriose inducono ad esplorare sentieri new age e lande....
 
Recensione
27-04-2021 : QQQØQQQ
QQQØQQQ
Grazie alla collaborazione fra quattro etichette ha finalmente visto la luce - in un essenziale digipack dalla suggestiva veste grafica - il secondo album del progetto veneziano, registrato in quel di Bologna nel 2015 nello studio personale di Mirko Volpe (Murmur Mori). Proprio quest'ultimo, assieme alla singer La Piuma, si è unito a Tommaso Busatto (synth) ed a Carlo Mantione (chitarra) in qualità di ospite (ai synth addizionali ed alle percussioni) per completare i tre lunghi brani dell'opera in esame, che tiene fede alla prerogativa fondante di qqqØqqq: "la manifestazione di un minimalismo malinconico con un....
 
Recensione
27-04-2021 : NEW RISEN THRONE
NEW RISEN THRONE
Usciva oltre un anno fa quella che ad oggi è l'ultima uscita in solitaria del monicker italiano New Risen Throne, uno dei più apprezzati progetti nostrani di dark ambient. Il lavoro, diviso in due dischetti, vede l'album vero e proprio occupare il primo dei due, incentrando il concept sul tema post-apocalittico della fine del mondo e della ricerca delle cause di tale evento. A livello sonoro, tutto si svolge secondo i crismi del genere: tappeti oscuri che fanno da sfondo a rumori evocativi, a loro volta dilatati e trasformati in distese sonore massive, che vanno a formare una colonna sonora, vero sfondo audio su cui far muovere....
 
Recensione
16-04-2021 : GREY CLOUDS MONOLITH
GREY CLOUDS MONOLITH
Dall'unione d'intenti di due navigati musicisti come Andrea Bellucci (Subterranean Source, Red Sector A, etc.) ed Yvan Battaglia (Carnera, Les Champs Magnetiques, etc.) ha preso vita il progetto Grey Clouds Monolith, che lo scorso giugno ha esordito con l'album eponimo in esame, pubblicato dalla Toten Schwan nelle 100 copie del notevole digipack a sei pannelli. Un bagaglio di esperienze importante che in questa nuova avventura dà origine ad una dark ambient evocativa dai contorni rituali, con l'obiettivo dichiarato di creare un flusso sonoro in continua evoluzione che racconti o suggerisca stati d'animo particolari, in una sorta di....
 
Recensione
16-04-2021 : ODRZ
ODRZ
Uscito lo scorso febbraio, ma di fatto messo a punto circa un anno prima in rare sedute in studio imposte dalle limitazioni agli spostamenti, questo ennesimo lavoro di ODRZ, progetto nostrano trasversale ed originale che si è prodigato in una quantità enorme di uscite, continua l'approccio libero e universale ad un'elettronica che non si ferma - e mai si è fermata - alle facili catalogazioni. "ODRZ75" consta di quattro tracce fondate su elettrificazioni aspre e dure, fatte di stratificazioni, pulsazioni, riverberi vocali e movimenti cadenzati. Se il pezzo d'avvio risulta forse il più ispirato almeno nella....
 
Recensione
01-04-2021 : TOURDEFORCE
TOURDEFORCE
Con "Vargtimmar" ("le ore del lupo"), il progetto di Christian Ryder chiude la "trilogia della rabbia" inaugurata nel 2014 con "Jedem Das Seine" e proseguita nel 2018 con "Very Industrial People", tutta percorsa sotto l'egida della Space Race Records. Racchiuso come di consueto in un bel digipack completo di esaustivo booklet, il nuovo album del musicista e cantante bergamasco prosegue nel solco di un eclettismo che permette a TdF di passare con disinvoltura dall'elettronica ritmata, melodiosa ed elegante fra electro-wave e synth/future-pop (l'opener dal bel tiro "Le Dernier Des....
 
Recensione
01-04-2021 : PSYCHO KINDER
PSYCHO KINDER
Il prolifico progetto italiano Psycho Kinder crea un lavoro singolare a quattro mani col maestro della old school industrial Maurizio Bianchi. "Perì Phýseos" prende vita dalla voce di Alessandro Camilletti (mastermind del monicker) e dalle distorsioni elettrificate di Maurizio, base per dare forma ad un concept sulla filosofia di Eraclito: le 9 tracce uniscono sfondi industriali ad un recitato che intona estratti della filosofia eraclitea, da cui nasce un album che sembra studiato per essere messo in scena su un palco. I toni sono intrecci ruvidi e metallici che si dimenano alla ricerca di una profondità....
 
Recensione
01-04-2021 : CHEMICAL WAVES
CHEMICAL WAVES
Consolidatosi ormai a progetto solido, Chemical Waves di Marco Cattani (musicista dei più conosciuti Halo Effect) prosegue il suo cammino con coerenza e dedizione, sfornando sempre con una certa continuità dischi dal sapore retró (quello in esame è il terzo full-length, ed un quarto è in uscita proprio in questo mese per la Wave Records) ma indubbiamente in grado di farsi apprezzare proprio per la capacità di far vibrare nell'aria note, sensazioni e atmosfere degne della migliore tradizione darkwave: ed è proprio qui che entra in gioco "Lasting Forever", un album suonato con passione....
 
Recensione
01-04-2021 : VENUS IN DISGRACE
VENUS IN DISGRACE
Il duo romano composto da Fabio Babini (testi e voce) e Max Varani (synth) esisteva già nella seconda metà degli anni '90, ma si sciolse nel '99 dopo un solo demo eponimo. Infine riformatisi, i VID giungono al debut album grazie alle attenzioni della Lost Generation Records, che rilascia "Dancefloor Nostalgia" nel formato digitale. Dichiaratamente dediti ad un synthpop intriso di darkwave, i due, coadiuvati dal chitarrista Marco De Ritis, confezionano una serie di brani ricchi di melodia che guardano con rispetto e devozione alla decade ottantiana, come l'opener "Hedda Gabler" (che ospita Gianluca Divirgilio....
 
Recensione
19-03-2021 : BEZ YORKE
BEZ YORKE
Forte dell'esperienza maturata nel corso di quattro album pubblicati in digitale fra il 2014 ed il 2019, l'artista romana Bez Yorke approda ad una formula più completa ed efficace in cui la sua elettronica dal taglio dance abbraccia una veste più immediata per colorarsi con stile di gradite sfumature pop, evidenti sin dalle prime battute della title-track, che apre l'EP in esame con una ballabilità di ampio respiro, cui si unisce una vocalità accattivante che mostra anch'essa i progressi compiuti. È il groove a dominare la scrittura, suadente fra gli intriganti ricami di "Breathe Damage" e....
 
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