dave ha scritto:Sapete tutti come la penso a livello politico, quindi non sto a ritirar fuori la solita tiritera.
Su questo genere di musica ho a volte delle riserve, ma di carattere generale, così come mi chiedo spesso dove finisca il teatro e dove cominci la propaganda.
Ma al di là di questo, accetto il pensiero di The Director, con un preciso distinguo: va bene avere determinate idee ed esporle (anche se la costituzione a riguardo parla chiaro...) con libertà, l'importante è che - tenuto conto del passato che abbiamo avuto - tale libertà non diventi un tentativo di riprendersi ciò che è stato per fortuna perduto.
Comunque, per dimostrare che non sono così distante da quanto dice The Director, ammetto candidamente di essere profondamente disgustato dal fatto che a Torino la sede de La Destra in Corso Francia abbia perennemente le vetrine rotte, per colpa di qualche scalmanato di sinistra. Pur disprezzando quel partito, trovo anti-democratico un atteggiamento simile e anche del tutto controproducente...
penso che pochi fanno i teatranti e nessuno propaganda. Esprimono idee... ma non siamo più negli anni '50... non c'è la caccia al fascista, perché non c'è più il fascismo. è ridicolo continuare a inorridire perché qualcuno fa sfoggio di simboli o idee che hanno caratterizzato la storia dell''uomo, per ridurle sempre e solo al ventennio.
è pazzesco sentire che qualcuno inorridisce vedendo o ascoltando Triarii... il mondo sta girando in un'altra direzione, decisamente peggiore, e c'è chi ancora si incazza per un'aquila imperiale. o per Von Thronstahl che canta boia chi molla... queste sono idee, nulla più. Guardatevi intorno quando siete in strada, troverete diversi motivi concreti per incazzarvi o spaventarvi