
Impegnativa l'intervista agli Arditi....Interessanti le recensioni su H.E.R.R e Tony Wakeford. Tutte però ben scritte e coinvolgenti. Gli ultimi 2 li ho da un po' ma li ho sentiti poco e distrattamente, per problemi di tempo.
Sull'album di Tony Wakeford concordo con la definizione di 'suono pulsante e sospeso', e su come si faccia notare ‘Fullness of august’.
Certo i Sol Invictus sono meglio. Ma non disprezzo questo disco.
Sugli H.E.R.R. ho visto ne parlate anche di là e sono state già dette cose, vi raggiungo lì.
Comunque musicalmente non mi dispiace. Trovo centrata la recensione. Per me è un disco abbastanza buono, beh ma certo non mi aspetto la resa diciamo pari a Svetonio nel disco. Per quello dovremmo prenderci l’opera originale e fare confronti, ed è altra pasta.
E’ un peccato per i contenuti, perché il mondo latino visto dagli inglesi non può forse essere sempre capito appieno, se poi si decide di farci anche dell’ironia….. L’opera di Svetonio è abbastanza vasta e ci saranno per forza di cose solo estratti. Si vede che non son bastati il Vallum Aelium di Roma Victrix, e nemmeno le Terme Romane di Bath…


Va tenuto conto che molta dell'ambiguità ironica (anche un po' disturbante) dei 'testi-barzelletta' è già in Svetonio che non è uno storico propriamente inteso, ma un biografo che accosta anche acriticamente pettegolezzi e fonti più serie. Certo, da lì a trasformare il disco in 'vizi privati, pubbliche virtù' degli Imperatori ce ne vuole, si poteva fare meglio...ma è stata una tentazione anche della fonte stessa, grande erudito di Acta Diurna e satire. Lo stesso Svetonio tende a presentare i Cesari in luce favorevole nella loro giovinezza, poi d'un tratto te li ritrovi mostri orrendi in base a dei "si vocifera": la stessa contraddizione del testo latino non è meglio spiegata nemmeno da Svetonio.
Non trovo nemmeno io esaltante il parallelismo che il disco suggerisce tra Cesari d'allora e la realtà presente, una morale sì quella un po' scontata: oggi non c'è nessun Cesare, ma solo un sistema finanziario che tutto domina, dopo la caduta degli -ismi più o meno recenti. O almeno è la mia impressione.