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Room 105

23-04-2025

ANGLACHEL

"Of Tuor, Idril and their Departure from Gondolin"

Cover ANGLACHEL

(FYC Records)

Time: CD (43:03)

Rating : 7.5

La dungeon synth è una corrente stilistica di cui si parla poco, sebbene nell'ultima decade abbia vissuto una sorta di rinascita dopo i fasti degli anni '90. Fra i suoi attuali esponenti di rilievo figura sicuramente Anglachel, solo-act del greco Admetos, che alcuni conosceranno per il suo impegno in progetti black metal quali Elegos e Faunus. Il sodalizio con l'ottima etichetta greca FYC Records porta alla ristampa di quello che, nel 2019, è stato il primo vero lavoro sulla lunga distanza per il monicker ellenico, due anni dopo quel "Of Tuor and his Coming to Gondolin" la cui durata era sostanzialmente quella di un mini-album. "Of Tuor, Idril and their Departure from Gondolin", ormai da tempo esaurito nelle due limitatissime stampe dell'epoca (50 in CD autoprodotte, 100 su cassetta per la danese Gondolin Records), torna dunque a splendere nei 200 esemplari del lussuoso digipack a sei pannelli approntato dalla FYC, i primi cento dei quali comprensivi di due adesivi ed una toppa firmati Anglachel. Un lavoro sempre rigorosamente ispirato all'immaginario Tolkieniano, come da manifesto del progetto stesso, ma già notevolmente più maturo del suo predecessore, segno della volontà di crescita di Admetos, il cui percorso lo ha recentemente portato ad ancor più alte vette artistiche, come il bel nastro dello scorso anno "Of Ëarendil and the War of Wrath" testimonia col suo sound più ricco, rifinito, efficace e completo. Riscopriamo (o scopriamo, a seconda dei casi) la dungeon synth epica e fiabesca che ha animato l'opera, con picchi notabili come l'appassionata "Betrayed Homeland", una "Chants for Salvation" ricca di autentico pathos e quella "Tuor Fights Maeglin" dall'intenso impeto para-sinfonico. Quanto alla scaletta completa, cambia qualcosa solo all'altezza dell'ultima traccia: scompare l'originaria bonus-track "Haunted Dungeons", rimpiazzata dall'omologa "In Solitude I Wonder", song che ci rammenta l'importanza delle note di piano nel suono di Anglachel. Una pregevole ristampa per un lavoro di rilievo nella rediviva scena dungeon synth, pienamente funzionale nel suo narrare storie e trasportare l'ascoltatore verso mondi lontani.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://anglachelds.bandcamp.com/

https://fycrecords.bandcamp.com/