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Reception

 
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Intervista
10-11-2025 : GIANLUCA BECUZZI
Con oltre quarant'anni di attività, Gianluca Becuzzi è una delle presenze più coerenti e radicali della scena sperimentale italiana. Dalle origini industrial e darkwave fino ai lavori più recenti per St.An.Da / Silentes, la sua ricerca ha progressivamente trasformato il suono in materia sacra, riflessiva, a tratti ascetica. Con "American Requiem", doppio album che intreccia chitarre drone, stratificazioni noise e suggestioni blues in una riflessione sulla fede e la morte nella terra del capitalismo, Becuzzi firma una delle opere più dense e rivelatrici della sua carriera. (D)La tua carriera...
 
Recensione
10-11-2025 : ILLUSTRIOUS
Ci sono opere che non chiedono di essere ascoltate, ma assunte come se fossero droghe. "Mesmerine 111", nuovo progetto di Illustrious - l'alleanza visionaria fra Martyn Ware (The Human League, Heaven 17, B.E.F.) e Charles Stooke - appartiene a questa categoria di esperienze sonore che trascendono il concetto stesso di album. È una sostanza acustica, una molecola vibrazionale progettata per operare sul sistema nervoso, un'architettura sonora tridimensionale costruita intorno alla frequenza dei 111 Hz, quella che la neuroacustica associa alla trance, alla sospensione del linguaggio, al passaggio della coscienza dalla logica...
 
Recensione
10-11-2025 : DAWN + DUSK ENTWINED & NATURE MORTE
Il 2025 ormai agli sgoccioli è stato un anno importante per il longevo act francese Dawn + Dusk Entwined, molto attivo dal rientro sulle scene del 2020 in poi, e in particolare proprio in quest'ultima annata, con l'ottimo album su Dark Vinyl dello scorso marzo "Let Fall What Must Fall", il full-length più ambiental/rituale "Silent Rituals" (che inaugura una serie di lavori più sperimentali in edizioni strettamente limitate) in giugno e, infine, il lavoro in esame rilasciato a fine settembre. Confezionato in formato A5 in edizione limitata a soli 100 esemplari, "Toutes Les Heures..." nasce...
 
Recensione
10-11-2025 : CESAIR
Lo scorso 2024 ha salutato in settembre il grande ed atteso ritorno degli olandesi Cesair, dopo la lunga pausa discografica seguita all'eccelso album "Omphalos" del 2017. "Haven", terza fatica sulla lunga distanza della band, non ha deluso le alte aspettative, proseguendo in un discorso sempre devoto al folk nelle sue vesti tradizionali, ma saggiamente ancor più fruibile e funzionale che in passato (specie in ottica live) nella sua intensa passionalità, che sfrutta efficacemente il dualismo vocale maschile/femminile sulla scia del percorso che ha portato i Faun ai grandi traguardi raggiunti anche oltreoceano....
 
Recensione
10-11-2025 : SONOLOGYST
Giunto al quinto lavoro per la prestigiosa Cold Spring nella ventina abbondante di pubblicazioni firmate dal 2012 ai giorni nostri, Raffaele Pezzella torna in grande stile con un altro lavoro doppio (lo era già "Shortwave Spectrum" del 2023, anch'esso uscito per l'etichetta britannica) in elegante ecopack apribile che, come suggeriscono titolo ed artwork, sposta le coordinate di viaggio verso gli angoli più remoti dello spazio profondo. Non la solita materia ambientale cosmica dall'innata indole filmica che tanto facilmente ci fa immaginare viaggi intergalattici alla scoperta dell'ignoto, ma veri e propri dati audio...
 
Recensione
10-11-2025 : ASSASSUN
Anche con Assassun, ennesimo parto della sua grande ed irrefrenabile creatività, il tedesco Alexander Leonard Donat (Vlimmer, Whole, Fir Con Children...) procede spedito praticamente alla media di un album all'anno. Il nuovo e quarto "Retrofate", come di consueto pubblicato in CD digisleeve artigianale con set di inserti grafici e nella limitatissima edizione su nastro (blu, in soli 15 esemplari), prosegue nel solco di quell'eclettico synthpunk spiccatamente retrò già perfezionato coi tre precedenti capitoli, mettendo in fila un lotto snello e compatto di dieci brani tutti apprezzabili. Sulla scorta di una...
 
Recensione
10-11-2025 : DANIELE CIULLINI + LE FORBICI DI MANITÙ
Ci sono collaborazioni che sembrano dormire per decenni prima di prendere forma. "Shadow Cones" è una di queste: l'incontro tra Daniele Ciullini, figura appartata ma centrale nella Firenze elettronica, e Le Forbici di Manitù, alias Vittore Baroni e Manitù Rossi, che da sempre manipolano suoni e linguaggi con lucidità dadaista. Insieme costruiscono un concept album dedicato alle luci e alle ombre di Firenze - una città che non si lascia mai vedere tutta intera. Lontano da ogni nostalgia, il disco funziona come una mappa mentale: nei paesaggi elettronici ideati da Ciullini si innestano le voci, i...
 
Recensione
10-11-2025 : LUBIN
Con il loro secondo album, i Lubin spingono l'elettronica verso un territorio in cui la pista da ballo evapora, lasciando spazio al battito nudo dell'angoscia contemporanea. "Gaza" è un disco che pulsa di energia techno-industrial ma ne capovolge la funzione: il ritmo non invita al movimento, ma diventa un gesto di resistenza, un modo per restare lucidi in mezzo alla distruzione. I Lubin costruiscono la loro materia sonora su pattern techno ossessivi, distorsioni secche e una tensione quasi fisica. Il suono, asciutto e metallico, è attraversato da campionamenti reali: voci di manifestanti, frammenti di reportage,...
 
Recensione
10-11-2025 : MARMUR
All'inizio sembra silenzio. Poi si muove una vibrazione sottile: un soffio elettrico, un rumore lontano di circuiti che prendono vita. Con "Elektroniczne Systemy", Marmur - Artur Ruminski e Macio Moretti - costruisce un paesaggio sonoro in cui tecnologia e materia si confondono, tra chitarre filtrate, sintetizzatori e glitch digitali. L'album sembra nascere dall'errore: microfratture sonore, dettagli che si espandono e collassano, rumori metallici che respirano come organismi. Rispetto alla cassetta "Doom Service" (2023), questo lavoro affina il linguaggio, combinando minimalismo e ambient elettronico con l'estetica...
 
Recensione
10-11-2025 : APRÈS LA NUIT
Nella scena della Germania in cui ha base operativa la Echozone, come è risaputo, c'è posto per tutti, specie se il lavoro di promozione viene svolto a dovere. L'hype si può costruire a tavolino, anche - e spesso soprattutto - grazie ad una serie di classifiche alternative in vero assolutamente relative. Finite passerelle e vetrine più o meno virtuali, c'è il duro scontro con la realtà dei fatti. Ed è quanto tocca ora al qui presente duo di stanza a Miami, composto da Richard Abdeni (musiche e voce, di fama Les Anges De La Nuit) e Marilyne B (voce), di ritorno col secondo album a quasi tre anni...
 
 
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