26-10-2025
FRITZ & TONY
"The Party's Over"

(Dark Vinyl Records)
Time: CD (50:34)
Rating : 8
Fritz Hagal, fondatore degli ormai dismessi Sonne Hagal, e Tony Wakeford, storico leader del pilastro neofolk Sol Invictus, tornano a lavorare assieme dopo il paio di tracce rilasciate su vinile ad inizio 2023 ("Another Fine Day"), stavolta per un lavoro di lunga durata che la tedesca Dark Vinyl rilascia nell'apprezzabile confezione digisleeve a sei pannelli. Con Fritz dietro all'idea ed alla sua realizzazione e Tony (voce, testi, basso e chitarra) a guidare una piccola compagine che include lo storico amico e stimato violinista Matt Howden (Sieben), la pianista Risa Hara (Inanis Yoake) ed il trombettista Bo Rande (Blue Foundation), nascono dieci tracce che inevitabilmente partono da quel neofolk che i due navigati mastermind conoscono come le proprie tasche, ma che sanno colorarsi con grande classe e raffinatezza di sfumature jazz-noir come neoclassiche ed ambient, superando agevolmente e con stile certe restrittive catalogazioni. C'è grande intimismo fra le note ed i cantati di "The Party's Over", evidente già dall'iniziale "Man Overboard", subito densa di grigiore fra bei ricami melodici ed una tromba che sfuma con sentimento, ed ancor più rarefatta nel reprise finale, dove appare piacevolmente sospesa. Quel neofolk di cui Wakeford è pioniere è ben presente nelle strutture dell'intima "Blind", della drammatica e più ruvida "Eden Olympia", della dolente title-track e della dolce ed ariosa "My Friend", quest'ultima senza dubbio il momento più luminoso dell'opera. Molto bene "Rage", coi suoi umori scuri e più agitati, e "The Night", jazz-noir rarefatto d'alta classe, ma l'album ha anche di meglio da offrire coi suoi due splendidi picchi: "Children's Laughter", gemma di drammatico magnetismo scandita dal piano tra pregiate finiture, ed "I'm Sorry", letteralmente il brano che non t'aspetti (a partire dalla versatilità vocale di Tony) con quel suo rimandare meglio di chiunque altro - pur partendo da ben altre prerogative - alla più fulgida realtà del synthpop di maggior intelligenza e pathos, ossia i Diorama, senza che quanto espresso vada a scontrarsi col resto della scaletta, e con che risultato! Tante ottime cose in un lavoro creato da mani esperte di artisti che hanno ancora molto da dire, ancora desiderosi di guardare oltre i tanti traguardi già tagliati in una vita dedicata all'arte musicale.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://darkvinylrecords.bandcamp.com/