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Room 102

21-02-2021

SEVEN TREES

"Dead/End"

Cover SEVEN TREES

(Progress Productions)

Time: CD (51:43)

Rating : 7.5

Quando nell'aprile del 2017 uscì l'EP "Trauma Toxicity", disco di rientro per il duo svedese arrivato dopo ben vent'anni dal primo e sino ad allora unico album "Embracing The Unknown", la strada sembrò spianata per un attesissimo secondo full-length a firma Seven Trees. Ci sono voluti invece quasi quattro anni per veder tornare in pista con la nuova fatica Johan Kronberg ed Henrik Karlsson, ma è valsa la pena attendere così a lungo, visti i mirabili risultati. "Dead/End" conferma infatti non soltanto il livello qualitativo riconosciuto all'act scandinavo, ma va oltre, tenendo fede alle proprie prerogative ed al contempo spostando il mood verso una dark-electro più emozionale e meno legata a logiche EBM o industrial, come la tetra "Veins Of Charcoal", ricca di melodia, evidenzia sin dal principio. Mantenendo salda l'oscurità di fondo ed una vocalità prevalentemente ferale, il duo dà il meglio di sé in quei frangenti più macchinosi e minacciosi in grado di accendersi poi con ritmo ed intensità ("Pure Sedation", "Phased Out"), e se pur le note ufficiali non sbagliano nel definire gli odierni Seven Trees come dei Klinik più emozionali, certi passaggi - specialmente all'altezza dei refrain - rimandano più chiaramente ai Front Line Assembly (la groovy "End Of The Line" e la più accessibile "Valium Dreams"). Una dark-electro che sa essere piacevolmente opprimente (la pulsante "Game Over", designata come singolo pre-album) ed efficacemente ferale (la serpeggiante "Dystopic Illusions"), ma anche squisitamente cinematica (la tesa ed angosciosa "Final Program"), prima che la title-track, picco emozionale dell'opera, faccia calare il sipario, riprendendo parte del testo di "End Of The Line" in un contesto più oscuro e piacevolmente sospeso. Un lavoro che non tradisce le alte aspettative, segno evidente della buona salute artistica di un progetto che si conferma tra i più affidabili dell'intero settore di pertinenza, a dispetto della lunghissima pausa.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://seventrees.bandcamp.com/

http://www.progress-productions.com/