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Room 102

14-10-2019

A.I. ZERO

"There Will Be Solutions"

Cover A.I. ZERO

(ScentAir Records)

Time: CD (53:11)

Rating : 7.5

Anticipato lo scorso gennaio dall'EP "No Pain Forever", esce finalmente il secondo album del duo tedesco composto da Maikko (Human Decay, mind.area) e da Flesh Wire, per il quale l'attesa si è protratta per oltre quattro anni e mezzo. Il debut "Reality Design" del 2014 aveva lasciato il segno in virtù di quel grande eclettismo di matrice elettronica che il progetto stesso aveva definito come "cyberpop", e c'era grande curiosità per vedere quale strada avrebbero imboccato i Nostri con la nuova fatica, anche stavolta patrocinata dalla russa ScentAir Records. "There Will Be Solutions" spinge ancor di più su un eclettismo che permette al duo di spaziare con agilità fra le varie derive electro a tinte scure come fra le pieghe più melodiche del suono sintetico, rendendo impossibili le facili catalogazioni, ma ciò che convince nella scrittura di A.I. Zero è quella capacità di variare toni ed atmosfere senza mai perdere il filo conduttore o scadere nell'accostamento bislacco e/o forzato, alla maniera in cui un act purtroppo già dimenticato come Recently Deceased riusciva a tessere la propria ubriacante tela. Un acido nervosismo emerge chiaramente dalle trame di episodi quali "No Pain Forever" (che ospita gli storici connazionali Armageddon Dildos), "End Up All Alone", "Home Extinction" e "Redemption", fra scariche EBM e frenesie breakbeat intervallate da porzioni particolarmente melodiose, mentre momenti come "Had The Power Of A Thousand Suns" e la conclusiva "Rocket Full Of Rust" (capace di inglobare finanche arrangiamenti reggae) incarnano il lato più squisitamente teatrale dell'album, complice una vocalità capace di efficaci varianti. Ogni elemento è dosato con sagacia ed intelligenza, che si tratti del vocoder o della chitarra, in un continuo saliscendi di emozioni fra picchi di ruvidità ed armoniose aperture melodiche. Di certo "There Will Be Solutions" non è un lavoro di facile fruizione e necessiterà di svariati ascolti per essere assimilato a dovere, ma una volta rotto il ghiaccio, il suono degli A.I. Zero possiede tutti i requisiti di abilità pratiche e personalità della scrittura che, uniti ad un estro tutt'altro che comune, ne fanno un'esperienza assolutamente da provare. Inutile dire che sarà particolarmente interessante seguire l'evoluzione di un progetto così originale e stimolante.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://ai-zero.bandcamp.com/

http://www.scent-air.com/