Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

27-09-2014

CISFINITUM & FIRST HUMAN FERRO

"Alchemicals"

Cover CISFINITUM & FIRST HUMAN FERRO

(Old Captain)

Time: (46:06)

Rating : 7

Risale agli ultimissimi giorni del 2012 questo lavoro che vedeva coinvolti il side-project del padrone della label Old Captain Olegh Kolyada, qui nelle vesti di First Human Ferro, e il raffinato act Cisfinitum, pilotato con ottimi risultati da Evgeny Voronovsky. I due ucraini scelgono il tema alchemico presentato in tutto il suo ermetismo da un artwork antico, lasciando agli interessati l'ostico compito di capire dove ci si vuole spingere. I riferimenti più o meno vaghi al dualismo Saturno-Sole e alla trasmutazione dell'uno nell'altro porterebbero alla ricerca dell'immortalità, seguendo schemi e fonti ormai quasi sconosciute al mondo moderno. Questo, in soldoni, il tema trattato attraverso uno stile che si sforza di inscenarne l'enfasi e l'oscurità. Il disco è diviso in tre tracce che corrispondono ad altrettante parti, a loro volta suddivise in sottocapitoli. La fase iniziale mette in mostra un'aura sacra, fatta di drones e linee di synth prolungate. Le coordinate space-ambient vengono ripercorse con l'aggiunta di strumenti esotici e classici (piano, violini), nonché con strutture corali che rimandano ad ambienti celebrativi: la rarefazione degli elementi ed il superamento della materia si uniscono ad una calma esoterica velata di inquietudine e mestizia, trascinandoci in scenari occulti. La seconda fase prosegue sulle medesime tracce della prima, aumentando la carica evocativa grazie allo spoken word di Jim Thirlwell (celebre mente di Foetus) e ad uno straniante tema di sax che assume le fattezze di un drone mistico. La breve chiusa consta di un motivo di piano e violino, sorta di sublimazione intimistico-strumentale che fa da controcanto alle sterminate galassie descritte nel resto dell'album. Da segnalare la partecipazione - tra gli altri - del francese Thierry Jolif, storico artefice di Lonsai Maïkov. Confezione in curatissimo digipak per un album poetico e passionale, debitore di una space-ambient reinterpretata per esprimere un disperato bisogno di Assoluto.

Michele Viali

 

https://www.facebook.com/cisfinitum

http://www.oleghkolyada.com/label/