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Room 104

18-11-2019

VV.AA.

"Homo Strepitus"

Cover VV.AA.

(Entartete Musikk)

Time: CD (61:04)

Rating : 8

Lo svedese Peter Andersson/Lina Baby Doll realizza, attraverso la sua valida etichetta Entartete Musikk ed il suo rinomato act Deutsch Nepal, questa particolare compilation che definire semplicemente come "degna di nota" sarebbe oltremodo riduttivo. Confezionata in un essenziale digipack, "Homo Strepitus" riunisce autentici colossi del settore dark ambient e industrial per dare vita ad un'operazione che parte da una chiara ed intrigante prerogativa: quella di rielaborare, ognuno secondo la propria visione artistica, quel materiale tematico grezzo composto e fornito ai partecipanti dallo stesso Lina. Sono nate così, nell'arco di dieci lunghi anni di gestazione, otto tracce sul cui valore non si discute, non certo solamente per il blasone dei nomi coinvolti, quanto piuttosto alla luce del risultato complessivo, davvero maiuscolo. Apre Horse Give Birth To Fly, la cui "Plink Tenebrae" è subito noisy nel suo accavallarsi di rumori e vocalizzi tetri, e non è certo da meno il contributo di Brighter Death Now con "The Sinister Solitude", in cui Roger Karmanik, sodale di lunga data di Peter, elabora atmosfere lugubri, mortifere e striscianti, non dissimili dal buon lavoro svolto da Trepaneringsritualen per "By Man Comes Death", sebbene quest'ultimo risulti più rituale nelle dinamiche, come da copione. Raison D'Être, da par suo, sposta le coordinate verso una dark ambient squisitamente abissale in "And The Stones Where Cloven", laddove Reutoff (altro nome non nuovo a collaborazioni con Lina) implementa ritmo e melodia nella suadente "Odd Pole Tenebrae", ampliando il raggio d'azione dell'intero lavoro. Non rimane dietro le quinte Deutsch Nepal, che fa la sua parte con la salmodiante e rituale "You Will Be His Wonder", mentre l'altro veterano Morthound spinge con forza verso lidi industrial percussivi e ronzanti; chiudono i meno longevi ma già navigati Kollaps, la cui "Self-Flagellation" plasma il rumore attraverso un ritmo strisciante che ne esalta i tratti crudi. Una raccolta di pesi massimi del settore appetibile non soltanto per i nomi dei partecipanti o per la mole di materiale inedito, ma anche per una gustosa concettualità che, unita all'alto livello espresso da cima a fondo, la rende molto più compatta del previsto, tanto che questi brani avrebbero potuto funzionare benissimo anche se ascritti ad un unico nome come vero e proprio album. Acquisto obbligatorio per gli estimatori dei protagonisti e per gli appassionati del settore.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://www.facebook.com/entartete.musikk/

https://deutschnepal.bandcamp.com/