Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

30-01-2023

MANINKARI

"Un Phénomène De Reliance"

Cover MANINKARI

(Zoharum)

Time: CD (41:27)

Rating : 8.5

Avevamo già avuto la grande occasione di introdurre i nostri lettori all'opera dei fratelli Frédéric e Olivier Charlot (rimandiamo chi volesse approfondire alla recensione degli Sphyxion dell'anno passato), veri e propri veterani del ritual-ambient più eccelso, e oggi in qualche modo "riscoperti" grazie al sempre accorto occhio della polacca Zoharum, che coi due musicisti ha intrapreso collaborazioni ineccepibili, pubblicando nel suo roster anche i lavori degli altri ensamble a firma dei due parigini, sempre interessantissimi, mai banali, pieni di entusiasmo (dagli Alaska, agli Indalaska, fino ai Bathyscaphe o i già citati Sphyxion). I Maninkari nascono nel 2007, e considerato il già cospicuo numero di pubblicazioni, forse si può dire che siano una delle creature a cui i Charlot si dedicano per la maggiore, e i risultati ne sono una sincera dimostrazione. Non si può restare mai indifferenti alla musica di Maninkari, e un po' da tutte le anime dei Charlot (Sphyxion, ad esempio, partiva direttamente dall'industrial sperimentale, molto lontano dagli altri progetti). Con questo nuovo lavoro si possono benissimo eleggere il duo come una delle più grandi realtà rappresentate dalla Zoharum, una band che senza troppi indugi fa urlare al miracolo e rivivere i grandi fasti dell'ambient/ritual, quando i fondatori del genere non si prestabilivano alcun limite, finendo a inventare alchimie ancora oggi inafferrabili. Per questo, "Un Phénomène De Reliance" va aggiunto ai migliori lavori del genere. Ambient oscuro, intimista e avvolgente, più umano grazie all'esecuzione, se vogliamo, addirittura jazzata (che ricorda la scuola industrial britannica dei '70), alle incursioni nella world beat e il calibrato utilizzo di tribalismi un po' sciamanici, un po' psichedelici; ma il vero punto di forza è il connubio con la strumentazione classica (alla viola c'è lo stesso Frédéric), suadente, introspettiva, affidata a scale e accordi mediorientali. Un lavoro di grande impatto e indiscutibile bellezza, intellettuale ed esecutiva, col quale gli ascoltatori possono partire dal presupposto che i Maninkari siano tra i migliori rappresentanti di tali sonorità nel 2022 (ormai quasi quattro decenni dopo i primi passi di punti di riferimento come Ain Soph o altri artisti della prima Old Europa Cafè). Il digipack a sei pannelli è limitato a 300 copie (altrettante quelle prodotte in vinile), e sarebbe meglio affrettarsi, se si vuole aggiungere alla propria collezione un documento fondamentale degli ultimi anni.

Max Firinu

 

https://maninkari2.bandcamp.com/

http://zoharum.com/