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Room 105

24-06-2007

HIDE & SEEK

La dimensione del blu profondo

HIDE & SEEK

di Roberto Alessandro Filippozzi

Il ritorno sulle scene del duo franco/olandese Hide & Seek, dopo circa quattro anni dall'uscita del debutto ufficiale "European Landscapes", ha dimostrato come spesso l'attesa venga ripagata, perché a volte prendersi del tempo in più è davvero una necessità irrinunciabile per un artista. È il caso del cantante, strumentista e compositore Pierre-Yves Lebeau (che assieme alla cantante Liesbeth Houdijk forma questo particolare ed intrigante duo), come arguiremo dalle risposte fornite alle nostre molte domande. In un music-biz tragicamente spietato che consuma tutto a velocità sempre eccessive, gli artisti più passionali - come gli Hide & Seek, appunto - scelgono di non sottostare ai dettami del tempo (e soprattutto a quelli di un pubblico che dimentica troppo in fretta), ed anzi optano per sfruttarlo a proprio favore, affrontando senza pressioni di alcun tipo il processo creativo. Così è nato, in un'epoca in cui l'imperativo disco-tour-disco-tour sembra essere il principio irrinunciabile per restare 'in cima', un disco come "Where Turtles Sleep", seconda prova ufficiale per una band che si affaccia sul mercato sempre in punta di piedi, incurante dei trend e delle regole (scritte o meno) che rivestono un ruolo opprimente all'interno del panorama musicale. Avere a che fare con artisti simili, di quelli che pubblicano musica anzitutto per soddisfare le proprie necessità artistiche (per poi condividerle con quei pochi che non aspettano i dictat di radio e TV), riconcilia col concetto stesso di creazione musicale, intesa come espressione necessaria della propria personalità e spiritualità. Per noi, che spesso trattiamo gruppi preoccupati dallo stare più di 8-9 mesi senza avere qualcosa sul mercato per mantenere vivo l'interesse, vedere artisti più interessati alla qualità delle canzoni ed alla profondità delle emozioni che esse veicolano è una sorta di 'toccasana', perché qualche anno sulle spalle lo abbiamo, e ci ricordiamo benissimo degli anni in cui le uscite discografiche erano numericamente molto minori, ma esponenzialmente superiori dal punto di vista qualitativo... Col ricordo di quando un nuovo album lo si poteva sviscerare ed apprezzare in tutta calma nel cuore, siamo andati ad interrogare il leader del duo Pierre-Yves Lebeau per indagare sulla genesi di un lavoro nato senza l'estenuante pressione del tempo, che evidentemente non è nemico proprio per tutti...

HIDE & SEEK

"Preferisco sapere che diverse centinaia di persone ascoltano le nostre canzoni con cura, provando emozioni speciali, piuttosto che vedere un milione di persone che ci comprano il disco al supermercato per poi ascoltarlo mentre stanno cucinando..."
(Pierre-Yves Lebeau)

 

HIDE & SEEK

"Non dimentico mai di essere solo un animale mortale: l'umanità è pretenziosa, e pretende di essere il capolavoro della creazione."
(Pierre-Yves Lebeau)

 

HIDE & SEEK

"La nostra musica è come una casetta costruita con un gioco di costruzioni per bambini, coi pezzi in legno. Questa casa nasconde un ecosistema in miniatura, una libreria ed una scuola, ma in soffitta è molto buio..."
(Pierre-Yves Lebeau)

 

 

http://pylebeau.club.fr/index.htm

http://www.cynfeirdd.com/