Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 107

01-05-2013

ANNA PILEWICZ & RAFAL IWANSKI

"Aqualuna - Alchemical Transformation Through Vision And Sound"

Cover ANNA PILEWICZ & RAFAL IWANSKI

(Zoharum/Eter)

Time: CD: (39:57); DVD (23:47)

Rating : 6

Lavoro a quattro mani incentrato sulla coesione di immagini e suoni, "Aqualuna" consta di un DVD, vero fulcro dell'opera in cui la sinergia dei due autori trova pieno compimento, e un CD che contiene le sei tracce sonore in una forma più estesa. L'opera nasce dall'unione dei suoni di Rafal Iwanski, compositore polacco noto soprattutto per essere la metà del duo Hati, ma conosciuto anche nelle vesti di solista sperimentale con il monicker X-NAVI:ET, e dei video di Anna Pilewicz. Il concept ruota attorno alle figure dell'acqua e della luna intese come elementi primordiali: lo svolgimento del film riassume la (ri)nascita che dall'oscurità e da condizioni di 'chiusura' procede verso spazi aperti, raffigurati da sciabordii acquatici e colori oceanici; l'essere umano 'avvolto' nell'acqua sogna a sua volta l'immersione in spazi sconfinati. La colonna sonora è un mix ambientale che unisce tinte oscure a lievi atmosfere naturalistiche e new age, le quali mantengono una malcelata vena misteriosa e torbida. A spadroneggiare sono i tappeti di synth, variati e sfumati con effetti di vario genere che includono field recordings (soprattutto acquatiche), percussioni soffici che fungono quasi da rintocchi ed arrangiamenti di origine elettronica. Il film si presenta come un lungo sogno in cui è possibile riconoscere pochissime immagini concrete: una donna immersa, organismi in movimento nei liquidi e meduse; il resto è un gioco visivo onirico in cui predominano i colori ed alcuni effetti molto datati, come le immagini speculari. La qualità video non è elevata, sempre un po' sgranata, ma in ciò corrono in aiuto figure senza senso che non necessitano di una perfetta visibilità. La fusione tra musica e video è eccellente e quel che funziona è proprio la sinergia tra i due autori, i cui lavori risulterebbero sterili se presi singolarmente. A tal proposito la versione CD con le tracce di Iwanski si presenta come un mero prolungamento sonoro orfano di una controparte visiva, spendibile come soundtrack per ulteriori lavori e video-installazioni. Difficile paragonare "Aqualuna" a dischi simili, dato che si finirebbe nel campo della cinematografia e dei videoclip, dove i mezzi a disposizione sono molto più ampi e il confronto risulterebbe impari. Accontentiamoci dunque di questo lavoro estemporaneo, fatto di idee discrete e perfettamente in linea con altri titoli prodotti dalla Zoharum.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/xnaviet

http://zoharum.com/