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Room 108
18-11-2016
DJINN Featuring DEVIS G.
"0 Hz"
(Old Europa Cafe)
Time: CDr (44:41)
Rating : 8
Forse il primo lavoro di Djinn (qui ben supportato dal "Teatrante Satanico" Devis Granziera alla voce) in cui la parola "morte" lascia le forme estetizzanti tipiche del death-industrial per assumere i contorni concettuali della realtà attuale. Vintras collega infatti questo piccolo gioiello sonoro ai dati di un mondo (e di una società) lanciato a velocità siderale contro un muro, con l'unica via di salvezza rappresentata dall'estinzione del genere umano. Dedicato allo scrittore suicida Edouard Lévé, "0 Hz" è composto da sette tracce stilisticamente diverse rispetto ai soliti schemi di questo progetto. Si sente soprattutto una spinta minimale fatta di piccoli toni reiterati, plumbei e solitari: quasi un inno allo spegnimento finale, una sorta di rassegnazione dinnanzi al trionfo della morte. Se il brano "Suicidio" appare come un epitaffio recitato che riporta alla mente, oltre al caso Lévé, quello di altri personaggi morti volontariamente anzitempo (Corbelli su tutti), fornendo le coordinate di partenza dell'intero lavoro, il resto dei pezzi verte su soluzioni essenziali, spesso volontariamente ridotte all'osso, dove i suoni diventano lo scheletro di ciò che fu. Il Vintras-style non è comunque avaro di soluzioni, passando con maestria da motivi funebri circolari ("Frequenze Morte") a giri evidentemente retrò fondati su synth pulsanti ("Extinction"), da temi psicotico-ossessivi più vicini ad una dark ambient divorata da dentro ("Dead Embryos"), a requiem definitivi su cui albeggia una sinfonicità latente ("Ashes"). Lavoro di grande incisività che mostra ancora una volta come il lato oscuro possa essere fotografato da angolazioni stilistiche e tematiche sempre diverse, ora come non mai tese a dare un messaggio che nella sua distruttività risulta salvifico. Confezionato in uno scarno digipak e limitato a soli 99 esemplari. Il titolo, geniale quanto la copertina, viene qui utilizzato come ennesimo sinonimo della parola "morte".
Michele Viali
https://myspace.com/suicidedjinn