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Room 108

29-09-2020

L'AMARA

"Cronache Dal Sottosuolo"

Cover L'AMARA

(SPQR)

Time: CD (39:57)

Rating : 7.5

La banda dell'Amara, riunita attorno alle figure prominenti di Adriano Vincenti (Macelleria Mobile Di Mezzanotte, Cronaca Nera, Senketsu No Night Club, Zoloft Evra) e Giovanni Leonardi (Carnera, Siegfried, Senketsu No Night Club, Divisione Sehnsucht), torna a sciorinare le sue canzoni da osteria e di malavita, un anno e mezzo dopo l'apprezzato album eponimo d'esordio. Tra gradite riconferme (Yari Ugolini, Izzy Op De Beek, Vinz Aquarian, Fabrizio Forghieri, Jonny Bergmann, etc.) e nuovi fiancheggiatori (Trevor NG, Gabriele Fagnani, Christian Ryder etc.), la masnada di musicanti prosegue nella sua interpretazione di uno stile folk puramente italico che affonda le radici in un passato non così lontano (e nella sua tipica musicalità), eppure per moltissimi versi già perduto, tenuto in vita dalla sanguigna passione del collettivo nostrano in una chiave malinconica che attraversa la maggior parte dei brani. Dopo la tromba ed i samples dell'introduttiva "Tema De L'Amara", tocca alla nuova versione di "La Povera Rosetta Di Piazza Vetra" (vecchia canzone lombarda di autore ignoto cantata da Trevor NG, laddove sul 7" "La Croce Sul Fosso", uscito lo scorso anno, dietro al microfono vi era Giovanni) far entrare l'album nel vivo, prima che le cadenze di valzer dettino i tempi de "La Ballata Del Cravattaro", storia di malavita d'altri tempi perfettamente affine alla concettualità del collettivo nostrano. La voce roca di Adriano ci guida per mano in "Rione Vendetta", ben supportata dalla fisarmonica di Andrea De Colle, mentre anche stavolta tocca a Giovanni prestare la voce all'episodio più appassionato del lotto, ossia la raffinata "L'Appeso", splendidamente orchestrata da Christian Ryder (TourdeForce). Ottima la cover di "Recluso", brano degli anni '30 firmato Bergonzi che vede l'ardito Gabriele Fagnani (Corazzata Valdemone, Solco Chiuso) perfettamente a suo agio con lo stile vocale dell'epoca, mentre ai toni drammatici della dolente ballata "Il Malcontento" risponde la riproposizione di "Sangue D'Osterie", brano già apparso sull'album eponimo de La Pietra Lunare, con Vinz a duettare al microfono con Gianni Caldararo. L'altro picco passionale del dischetto, "Julia", vede nuovamente Giovanni intento a cantare di ricordi mai svaniti, sempre con la finezza garantita dalle orchestrazioni del già citato Christian, e se "A Ritroso", eseguita da Vido di Spiritocrampo (e ripresa dal suddetto 7"), incarna l'episodio più dolente dell'opera, "Liberati", interpretata con grande trasporto da Daniele Iannacone (Sun's Spectrum), rappresenta invece il punto di massima intensità (neo)folk dell'intera scaletta, prima che "Fine" riprenda il tema introduttivo e faccia calare il sipario. Nonostante i molti nomi coinvolti, anche stavolta L'Amara riesce a dar vita - attraverso sangue e lacrime - ad un lavoro che, pur nelle sue profonde distinzioni, funziona nella sua interezza e nell'onorare la memoria di stilemi d'italianissima unicità, regalando emozioni nel rispetto di una tradizione canora e sonora che ancora vive nei ricordi dei meno giovani, e che sfugge all'oblio (anche) con questo sincero omaggio.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

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