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09-03-2007
BLEIBURG
La coscienza del passato

di Michele Viali
Lo sviluppo imponente della brown area, cresciuta a dismisura negli ultimi dieci anni, ha visto un protagonista assoluto che in Italia non è ancora abbastanza conosciuto, ma ha avuto e sta avendo un ruolo di primo piano in quella scena marziale che continua a fare proseliti, a ricevere accuse spesso ingiustificate e a far comunque sempre parlare di sé. Il personaggio in questione è Stefan Rukavina, oggi meglio conosciuto per il suo progetto Bleiburg, ma che ha alle spalle una carriera che forse in pochi conoscono. E il fine di questa intervista è proprio di far luce su quanto Stefan ha rappresentato e prodotto nel corso della sua vita artistica: dalla creazione della fanzine ufficiale dei Death In June (e dei suoi ancora strettissimi rapporti con Douglas Pearce) alla fondazione della monumentale etichetta Thaglasz e al suo peculiare lavoro di talent-scout, per finire coi concerti a torto boicottati e col particolarissimo progetto Bleiburg, che fonde in sé la produzione musicale variegata di Rukavina a quella di tanti altri artisti della scena. Tutto ciò senza tralasciare l'importanza della Croazia che ha dato i natali a questo autore, il ruolo centrale della storia e del passato che tornano sempre, la posizione riguardo il vecchio blocco dei paesi comunisti e molto altro ancora...
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Innanzitutto, puoi spiegare ai nostri lettori il significato della parola Bleiburg e cosa c'è dietro questo importante nome?
"La cittadina austriaca Bleiburg, vicina al confine austro-sloveno, è stata il luogo del primo genocidio avvenuto subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Qualche centinaia di migliaia di croati tra truppe, civili, bambini andarono, qualche giorno dopo la capitolazione, a Bleiburg per arrendersi agli inglesi. In quei giorni, in Europa, la Croazia era l'ultima alleata del Reich ed aveva qualche forte plotone impegnato sul campo di battaglia, ma combattere nei territori croati senza la Germania, assediati nelle città, era impossibile a causa dell'avvicinamento dell'armata sovietica. Allora il governo croato decise di arrendersi agli inglesi, i quali dissero che tutte le persone arrese sarebbero state portate in Italia. Il tradimento inglese iniziò mettendo tutta questa gente dentro dei treni, che non erano però diretti in Italia: in realtà quelle persone andavano a finire nelle mani dei macellai serbo-jugoslavi, i quali avrebbero poi ucciso circa 500.000 croati, cioè un ottavo della popolazione dello stato indipendente della Croazia. Con i Croati sarebbero stati uccisi anche gli sloveni della 'White Guard' (truppe serbe che collaboravano con i tedeschi, nda), civili tedeschi, serbi Chetniks (nazionalisti serbi filo-tedeschi, nda), altre truppe non tedesche alleate della Germania, unità della fanteria croato-tedesca... Bleiburg significa tradimento, sofferenza, dolore... per anni."
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Alcuni tuoi brani erano già apparsi in varie pubblicazioni della tua etichetta Thaglasz, ma solo di recente Bleiburg è diventato il tuo impegno principale. Come è nato questo progetto e perché hai deciso di dedicargli più tempo?
"Sono riuscito a dedicare più tempo alla musica perché ho ceduto l'etichetta a un proprietario di Berlino, così, in pochi anni, abbiamo registrato circa 450 nuovi brani, ed abbiamo in archivio anche alcuni dei nostri primi concerti fatti durante la metà degli anni '90. Dopo il contratto con la Cold Spring per il doppio CD 'Pieces Of A Broken Dream', la label italiana Old Europa Café si è proposta per pubblicare sette doppi CD e un album in versione 4 CD, tutti in edizioni limitate. In queste release potrete trovare anche la prima registrazione live di Bleiburg: due brani di questo concerto erano già stati pubblicati nel nostro primo 7", intitolato 'Chess Board'."
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"Pieces Of A Broken Dream" e il precedente doppio LP "Domobran" sono stati composti da Bleiburg in collaborazione con altri artisti (tra cui Von Thronstahl, Cawatana, Thorn Agram e molti altri): come scegli i tuoi collaboratori e quale metodo hai seguito per creare la tua musica con la partecipazione di altri artisti?
"Tu sai che i gruppi con cui ho collaborato vivono sparsi per il mondo: io creo il tappeto strumentale e lo spedisco ai gruppi interessati a collaborare. Loro hanno la possibilità di completare la mia musica con samples, voce e altro, modificando il brano completamente o solo in parte. Una volta terminato questo lavoro mi spediscono indietro il brano, a cui talvolta aggiungo ancora altri suoni: questa è l'unica modalità seguita per le mie collaborazioni. Poiché creo musica industrial, dark-electronics, aggrepo, sperimentale, apocalyptic, ambient e molto altro ancora, sono abituato a collaborare con moltissimi artisti."
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Durante il 2006 hai pubblicato molti album a nome Bleiburg: "Bleiburg", "Where The Truth Lies", "In Times Like These", "Awake Before Dreaming", "Corroded Mechanism", "Falcon Of Zagreb", "Ize Cheruvimy Tajno", "Heroes For Other Nations", "Unrealised & Unloaded", "History In Flames". Puoi spiegare ai lettori le differenze che intercorrono tra tutte queste relelases?
"Il doppio CD 'Where The Truth Lies' (che contiene la nostra prima cover: 'Free' dei Depeche Mode), 'In Times Like These' e 'Awake Before Dreaming' costituiscono una trilogia: le sonorità sono dark-electronic, aggrepo e industrial. Il 4xCD 'Corroded Mechanism' è il primo album che ho concepito, per lo più strumentale e composto da una morbida dark-electronics. In 'Ize Cheruvimy Tajno' ho collaborato con Lonsai Maikov, la musica di questo disco è qualcosa compresa tra il neofolk, la musica sperimentale, l'apocalyptic sound e la middle-age. Il doppio CD 'Unreleased & Unloaded' è uno split con il gruppo tedesco MDMA, i suoni di Bleiburg sono qui tipicamente dark-electro. Il doppio 'Heroes For Other Nations' si sposta su sonorità (dark)power-electro, industrial e noise. 'Falcon of Zagreb' contiene il nostro primo concerto, oltre a quattro brani con Amir Bagheri, un remix di This Morn´ Omina e due tracce costituite da un'improvvisazione live realizzata a Kassel (Germania) nell'estate del 2000 (stili: experimantal music, apocalyptic sounds, ambient, martial industrial). Il doppio CD 'Bleiburg' contiene invece sonorità experimental e apocalyptic. Tutti questi album sono stati pubblicati dalla Old Europa Café (www.oldeuropacafe.com). L'anno scorso abbiamo anche pubblicato attraverso una piccola label tedesca che si chiama SkullLine (www.skullline.de) un box-set contenente 2 CD, una spilla e una T-shirt, intitolato 'History In Flames': questa release contiene musica dark-electro, industrial e neofolk, nonché la nostra seconda cover, ossia 'Fall Apart' dei Death In June. La stessa label ha pubblicato qualche settimana fa il CD 'Occidentem Appello', con brani martial industrial."
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Perché hai deciso di realizzare 10 differenti CD, ognuno in edizione limitata?
"A causa della gran quantità di brani realizzati in stili musicali differenti: non ci piace produrre musica identica per tirature larghe. Funziona come per le vecchie release della Thaglasz: amo le stampe monumentali a tiratura limitata."
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E perché hai scelto il formato digitale per Bleiburg, laddove la maggior parte delle release della Thaglasz sono uscite su vinile?
"Non c'è un motivo particolare, fino ad ora le etichette sono state interessate solo al formato digitale per produrre i lavori di Bleiburg. Naturalmente, quando qualcuno mi chiederà di stampare materiale su vinile o su cassetta, acconsentirò di buon grado. Ci sono diverse idee in cantiere riguardo la pubblicazione di qualcosa su vinile: vedremo in futuro..."
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"Pieces Of A Broken Dream" è stato prodotto dall'etichetta inglese Cold Spring: come è nata la vostra collaborazione?
"Conosco Justin della Cold Spring dai tempi della Thaglasz: non appena abbiamo finito 'Pieces Of A Broken Dream', lui si è mostrato interessato a pubblicarlo."
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Puoi spiegare il significato del titolo "Pieces Of A Broken Dream"?
"Forse ti metterai a ridere... Ho pensato a un nome in relazione col contenuto del disco: stavo ascoltando qualche mp3 per rilassarmi, e proprio nel testo di 'The Circus' degli Erasure troverai le parole 'Pieces Of A Broken Dream'... il nome dell'album era stato trovato! Penso che questo titolo sia una scelta perfetta in relazione al contenuto del disco e alla copertina."

"Non ci piace produrre musica identica per tirature larghe. Funziona come per le vecchie release della Thaglasz: amo le stampe monumentali a tiratura limitata."
Stefan Rukavina
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Qual è il 'sogno spezzato' menzionato nel titolo?
"Guarda la copertina, vedrai la mappa della città di Bleiburg e lo stemma delle armate croate: tutti i circa 500?000 croati massacrati hanno avuto un 'sogno spezzato'. Noi tutti abbiamo un 'sogno spezzato'. Bleiburg è ovunque. Sempre."
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Le parole 'war', 'death', 'heroes' e 'glory' sono spesso citate, e forse possono riassumere l'essenza dei testi del tuo ultimo album. Qual è la tua opinione al riguardo?
"Sono parole forti e potenti, usate in maniera potente per una musica forte."
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La frase croata 'za dom spremni' appare in "Pieces Of A Broken Dream" e anche in altre tue release del passato. Qual è l'esatto significato di questo motto e quanto è importante per te?
"La traduzione esatta è: 'pronti per la patria'. Molti pensano che questa frase sia stata creata dallo stato indipendente croato durante la seconda guerra mondiale, ma non è vero., infatti l'aveva già usata una truppa speciale croata dell'armata austro-ungarica molti anni prima di quando la usarono i croati alleati della Germania nazista."
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Ci sono molti stili musicali diversi nel tuo ultimo disco, potremmo quasi dire che ogni brano ha un suo stile particolare: dall'industrial al neofolk, dalla dark-ambient al noise. Qual è il tuo stile favorito?
"Non mi pongo mai limiti di stile nella musica: quando inizio a registrare un brano, non so dirti alla fine quale stile musicale avrà. È naturalmente importante il mio feeling personale, il mio stato d'animo, e il mio stile favorito cambia con questo. Attualmente preferisco sonorità aggrepo (il che significa 'aggressive pop' ed 'EBM/new beat' tedesca, nda) tipo Umo Detic, Konzept, Time Modem, Klangwerk..."
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Pensi ci siano oggi validi e innovativi artisti nella grey area?
"Sì, specialmente quelli che collaborano con me nel doppio CD con DVD 'Shadows Will Survive'."

"Forse i nuovi membri dell'Unione Europea riusciranno a riportare in auge le vecchie tradizioni. In questi paesi post-comunisti la gente ha imparato a dare importanza alle proprie tradizioni, a farle sopravvivere e a opporsi ai governi del totalitarismo rosso. Forse questa è una chance per l'Europa, chissà?"
Stefan Rukavina
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Cosa pensi riguardo al declino delle tradizioni europee?
"Forse i nuovi membri dell'Unione Europea riusciranno a riportare in auge le vecchie tradizioni. In questi paesi post-comunisti la gente ha imparato a dare importanza alle proprie tradizioni, a farle sopravvivere e a opporsi ai governi del totalitarismo rosso. Forse questa è una chance per l'Europa, chissà?"
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Negli ultimi 50 anni c'è stata un'invasione della 'cultura di plastica americana' nei nostri paesi. Cosa pensi al riguardo?
"Penso che le parole giuste siano proprio queste: 'occupazione della cultura di plastica americana'."
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Sono un appassionato e fanatico collezionista dei prodotti della Thaglasz, l'importante etichetta relazionata alla pubblicazione 'Death In June Freundeskreis': la prima e unica fanzine ufficiale dei Death In June. Vuoi spiegarci il modo in cui è stata creata questa fanzine, come hai trovato collaboratori e fonti di informazione e, soprattutto, qualcosa riguardo i tuoi contatti con Douglas Pearce?
"Ho inserito qualche annuncio e avviso in alcune riviste musicali del settore, e in breve alcune persone mi hanno contattato per lavorare con me alla realizzazione della fanzine. Sin dalla prima stampa con vinile allegato (Thaglasz # 3, nda), l'idea dell'etichetta era di pubblicare anche materiale musicale per collezionisti. Presto il numero delle persone interessate alle nostre pubblicazioni crebbe. Naturalmente ho prima contattato Douglas per avere il suo ok, e da allora i nostri contatti sono stati a volte più intensi, a volte meno. Per la prossima pubblicazione di Bleiburg 'Shadows Will Survive' (2 CD+DVD) abbiamo realizzato insieme la prima collaborazione musicale con il pezzo 'W.A.L.': di questo brano sono stati fatti 17 remix ad opera di Frostwinter, Bleiburg, Leæther Strip, Dead Partisan, MDMA, Tento11, Achim Windel (Placebo Effect), Kinder Von Nos, Amir Baghiri & Bleiburg, Kammer Sieben, Code Voire, Dead Man´s Hill, Foresta Di Ferro, Spectre, Circus Joy, Ain Soph ed Anxious Morbid Disorder, tutti contenuti nel DVD. Ho creato questa fanzine con le finalità che hanno tutte le pubblicazioni analoghe: raccogliere informazioni e pubblicarle. Prima che pubblicassi la 'Death In June Freundeskreis' erano note solo poche notizie riguardo al lavoro di Douglas, provenienti sempre da fonti diverse e raramente da interviste. Già al tempo alcune informazioni potevano essere trovate sul web, ma dato il modo in cui avevamo iniziato il lavoro, non sarebbe stato normale usare la rete. Allora ho deciso di chiedere a Douglas cosa pensasse della fantine: lui ha gradito il progetto, e subito dopo è uscita la prima stampa della Thaglasz."
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Possiamo sperare di vedere in futuro altre release della Thaglasz o pubblicazioni della 'Death In June Freundeskreis'?
"Da qualche anno non sono più il proprietario della Thaglasz: a causa della mia pessima salute la label è stata ceduta a un nuovo proprietario, residente a Berlino. Fino ad ora questa persona non ha fatto uscire nulla, ma alcune release sono già pronte per essere pubblicate..."
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Molti artisti sconosciuti - e adesso assai famosi - hanno iniziato le loro carriere pubblicando brani nelle compilation Thaglasz (penso ad esempio a Spiritual Front, Von Thronstahl, Werkraum, Leger Des Heils, A Challenge Of Honour e molti altri): ti sei mai considerato un talent-scout, uno scopritore di nuovi artisti della grey area?
"Sì, questi gruppi hanno iniziato le loro carriere sulle compilation Thaglasz. Se hai la facoltà di decidere riguardo brani di artisti che devi pubblicare, sei naturalmente un talent-scout: penso di aver avuto un 'buon fiuto' con questi gruppi."
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Tra tutti gli artisti che hai scoperto e pubblicato nelle compilation Thaglasz, quali sono secondo te i migliori?
"Ho scelto soltanto gruppi che mi piacevano, quindi penso che ogni gruppo sia il migliore."
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La maggior parte delle compilation Thaglasz sono state pubblicate in confezioni lussuose: perché hai preferito questi formati costosi, piuttosto che i normali CD?
"Il fine di Thaglasz era di pubblicare musica diversamente dalle altre label. A causa delle edizioni limitate e degli alti costi di produzione le nostre pubblicazioni erano assai costose, ma questo non è stato un problema per i nostri acquirenti, dato che il basso numero di copie disponibili era reale. Grazie al supporto del nostro pubblico siamo riusciti a realizzare alcune pubblicazioni decisamente inusuali."
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Sono curioso di sapere come è nata l'idea di dare alle stampe i dieci LP del box "Security Of Ignorance"...
"I concerti del Thaglasz Festival a Kassel (Germania) avrebbero dovuto essere registrati: avevo pianificato di pubblicare attraverso Thaglasz i live di tutti i gruppi (Death In June, Kapo, Ostara, Forseti, Aurum Nostrum, Dies Natalis, Les Joyaux De La Princesse, Kirlian Camera...), e così ho realizzato l'idea del box in metallo 'Security Of Ignorance', contenente i dieci LP."
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Quando un progetto della brown area tratta temi come l'Europa, la seconda guerra mondiale e simili, corre il rischio di essere boicottato da gente che, superficialmente, lo accusa di filo-fascismo. Sei mai incorso in situazioni del genere?
"Non è il caso di Bleiburg: noi siamo interessati solo ad aspetti storici, le questioni politiche non rientrano nella nostra musica. Naturalmente abbiamo anche temi che riguardano la seconda guerra mondiale, così come temi che riguardano il presente. Come ti ho detto, siamo interessati alla storia: ogni secondo passato è storia. Abbiamo anche molti temi riguardo al futuro."
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Puoi raccontarci qualcosa riguardo al concerto boicottato che avevi organizzato a Kassel qualche anno fa?
"Penso che Al Bundy abbia avuto più fortuna di quanta ne ho avuta io in quei giorni... A circa 50 chilometri da Kassel c'è una piccola città chiamata Göttingen, che è una roccaforte di studenti di sinistra, anti-fascisti, etc.: il giorno prima del nostro concerto, nella cittadina c'era stata una manifestazione di destra da parte di alcuni nazionalisti tedeschi... Un sito web riportava che questa gente sarebbero stata presente anche al concerto di Kassel: la polizia ha dunque pensato che io avessi qualcosa a che fare con tutto ciò, e questo è stato il primo problema. Il secondo problema fu che il club che avevo affittato non era utilizzabile per via del contratto, cosa che mi dissero prima del concerto e dopo che era iniziata la tensione con la polizia. Il contratto d'affitto era stato fatto con il proprietario del club, ma lui non mi aveva avvertito della non validità della stipula, infatti egli non aveva alcun diritto a darmi in affitto il club: il manager era l'unico che aveva questo diritto. Il giorno dopo la polizia venne al club, il manager era stato informato solo allora per la prima volta dal proprietario riguardo al contratto... Risultato finale: non avevamo un regolare contratto e il manager ci ha detto: "Niente concerto!". Questa è, in breve, la storia di quanto avvenuto a Kassel nel luglio del 2000."
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Per concludere, quali sono i tuoi piani per il futuro?
"Qualche settimana fa abbiamo terminato il nuovo doppio CD intitolato 'Gods Of War'; dopo aver finito i lavori per il doppio CD con DVD 'Shadows Will Survive', inizieremo a preparare delle esibizioni dal vivo. Nell'ultimo periodo mi sono state fatte molte richieste per concerti, quindi cercheremo di terminare le preparazioni entro la fine dell'estate. Anche il doppio CD 'Musique Grotesque' sarà presto pronto per essere pubblicato."
http://www.dark-transmission.de/
http://de.geocities.com/darkzone999de/homepage/Thaglasz.html