16-03-2009
VV.AA.
"Tentaculus: A Tribute To Nautilus"
(Invisible Eye Productions)
Time: (59:00)
Rating : 6.5
Nuova compilation per la Invisible Eye di Marco Grosso, e questa volta il motore ispiratore è il sottomarino Nautilus, geniale invenzione di Jules Verne e mezzo per poter esplorare virtualmente l'oceano, con i suoni e i rumori di dodici progetti musicali ospitati in questo CDr. Di base ci si muove all'interno dell'ambient, a volte oscura, altre generata da un noise pacato o piuttosto aggressivo. Ci sono diversi momenti degni di nota: alcuni di questi si sposano perfettamente con la calma degli abissi, come nel caso di |n|!|g|h|, o delle atmosfere rilassanti e naturali di Selaxon Lutberg. Il lato più movimentato del mare viene riprodotto ottimamente dal noise di Argentum in "The Kraken's Punishment", che ci rimanda al vento e alla tempesta, mentre Bethlehelle, senza eccedere nell'innovazione, ma con risultati più che convincenti, riesce a creare un'atmosfera fantastica in "Black Manta Asphyxianaut" , colonna sonora ideale per un film tratto dai romanzi di Verne. Fuori dagli schemi, ma ricca di fascino, è "Weird Evolution" del duo We Wait For The Snow, che torna col suo stile intimista, basato su una dimessa chitarra elettrica che culla una voce tra soffici rumori. Se da una parte si hanno esiti buoni o perlomeno piacevoli, altri progetti risultano invece anonimi nella loro prevedibile dark ambient mai troppo incisiva, fatta di droni e campionamenti, come nel caso di Catacombs Of Doom, Noors e Auftauchen. L'oscuro act Maskerad cerca invece di variare una formula ormai logora, aggiungendo ritmiche gelide al rumore di sottofondo, mentre Ritual Mord tocca esiti quasi naif, usando motivi minimali di tastiera e spoken-word. Più ardito appare Kinit Her, che accorpa in un solo pezzo temi neofolk e chitarre metal con esiti scarsamente convincenti. Come nel caso di "Interior", altra compilation della Invisibile Eye, anche qui viene fatto un grande lavoro di promozione per dare spazio a piccoli nomi già noti e a molte realtà sconosciute, e come è giusto che sia, alcuni progetti riescono a suscitare interesse, mentre altri risultano acerbi o quasi impalpabili nella loro volatilità. Comunque, nel complesso, la resa audio è buona e alcune tracce meritano un ascolto attento. Raccolta utile per scoprire qualche nuova realtà di cui - si spera - sentiremo ancora parlare.
Michele Viali
http://www.myspace.com/invisibleeyeproductions