03-08-2007
WERMUT
"Le Nuits Dalmates - Nouvelles Agapes Post-Néoistes"
(Old Europa Cafe)
Time: (25:04)
Rating : 8
Chi conosce questo duo, ormai piuttosto affermato, saprà bene che è necessario possedere un giradischi per seguirne una carriera costellata di vinili, eccezion fatta per il bellissimo e recente CD "Anna". Il nuovo lavoro "Les Nuits Dalmates" è stampato ovviamente su 10 pollici a tiratura limitata (solo 342 copie), con copertina apribile: si tratta del secondo capitolo di una trilogia iniziata nel 2004 con "Le Cinq-À-Sept Post Neoistes", altro 10 pollici che vide segnare il debutto assoluto di questo ensemble francese, scoperto allora dalla lungimirante Old Europa Cafe. Il bello dei Wermut non sta solo nella ricercatezza formale, ma risiede soprattutto nella sostanza, in quel coacervo di stili e suoni tanto distanti quanto amabilmente intrecciati in sorprendenti melting pot musicali. Melodie pop segnate dalla malinconia, motivi tanto tenui quanto apocalittici, magnifici temi di synth memori dei pionieri dell'elettronica minimale, un raggio di sole mediterraneo che corre spesso nella ispanica voce maschile e nelle atmosfere, gli organetti che ci conducono in un passato dimenticato, la chitarra piangente in stile eighties, ritmiche sintetiche che tengono i tempi di un valzer, il canto femminile filtrato fino a diventare la nenia intonata da una bambola elettronica, lo spazio lasciato ai moderni drones: non ci crederete, ma tutto questo è concentrato in un mini-album di sole sette tracce! Le soluzioni molteplici non trovano mai fine e sono accostate in modo perfetto, fino a creare un gioiello che sa attrarre sia per l'aspetto sperimentale che per l'orecchiabilità. I Wermut sono coadiuvati in questa release da nomi importanti che possono facilmente ricondurvi alle tante sfaccettature stilistiche elencate poc'anzi: mi riferisco a Demian di Ô Paradis, Dirk di Echo West, Tairy di Ait! e Mechthild (un nome sotto cui dovrebbe nascondersi un progetto assai noto e importante...). Questo disco rappresenta, in tutto il suo spessore autoriale, quel che sarebbe potuto essere adesso Novy Svet se fosse uscito dalla dimensione 'osteria'. "Le Nuits Dalmates" e le altre produzioni dei Wermut sono l'ennesima prova che non è necessario stampare lavori di 70 minuti per fare ottima musica, ma anzi, spesso è meglio limitarsi a pochi brani, ma che siano buoni e ricchi di idee: un atteggiamento che ha garantito a Laszlo e Sofia una meritata e consolidata notorietà.
Michele Viali
http://eys.online.fr/wermut/menu.html