Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

19-05-2025

BESTIA ASTRUM

"Fury 161"

Cover BESTIA ASTRUM

(Cold Spring)

Time: CD (56:37)

Rating : 7

Ben nota nella scena dark ambient non soltanto per il suo longevo ed apprezzato act Gydja, col quale è attiva a livello discografico sin dal 2001, ma anche per i molti eccellenti lavori di grafica che ne hanno fatto ormai una "di casa" presso la blasonata Cold Spring, curati soprattutto negli ultimi anni, la neozelandese Abby Helasdottir si presenta in grande stile col nuovo progetto Bestia Astrum, qui all'esordio assoluto. Racchiuso in un bel digipack completo di booklet che, come era lecito attendersi, gode di una veste grafica di altissimo livello, "Fury 161" è un concept che esplora idealmente il celebre pianeta-prigione del terzo film della saga di "Alien", ossia la discussa opera firmata da David Fincher nell'ormai lontano 1992. Plasmando abilmente la materia dark ambient, Abby divide in sette capitoli la sua esplorazione sonora degli spazi bui e rugginosi delle strutture del suddetto pianeta, senza la volontà di creare una colonna sonora alternativa del film, sfruttando temi e concetti scartati durante la travagliata lavorazione di una pellicola tutto sommato sfortunata, e che andrebbe vista unicamente nel montaggio dello stesso Fincher, significativamente diverso rispetto alla versione cinematografica. Poco meno di un'ora di dark ambient agli alti livelli che è lecito attendersi dalla Helasdottir, esaltata da un'ottima resa audio che ricrea con grande efficacia quella tensione immobile da spazio profondo, dove tra bui corridoi ed oscuri anfratti, immortalati da arcigne pieghe sonore, si annida una minaccia imminente, prossima a squarciare la desolazione monastica del confino cosmico. Non un'opera rivoluzionaria, ma la sua perizia tecnica e la sua elevata efficacia concettuale, oltre all'encomiabile professionalità riversata in ogni singolo aspetto, ne fanno sicuramente un'uscita da tenere in seria considerazione per ogni sincero appassionato di ambientazioni realmente oscure.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://www.facebook.com/BestiaAstrum

https://coldspring.co.uk/