05-03-2007
TRIBE OF CIRCLE
"Children Of A Weakened God"
(Hau Ruck!/Audioglobe)
Time: (52:22)
Rating : 8
Dopo due ottimi CD usciti all'inizio del nuovo millennio, era forte da parte di molti il timore di veder svanire questo progetto francese, di cui è titolare unico JeanPaul Antelmi. Tenuto a battesimo dalla francese Athanor (quando era ancora una label semi-sconosciuta), Tribe of Circle è diventato poi una delle colonne portanti dell'etichetta Hau Ruck! di Albin Julius, a cui ha garantito, insieme ad altri nomi, quello splendore raggiunto nei primi anni di vita e forse tuttora mai eguagliato. Come a pochi succede, la fama di TOC è cresciuta proprio negli anni di silenzio (e con essa i prezzi dei dischi d'esordio), finché l'autore francese ha deciso di dare alle stampe un CD richiesto a furor di popolo, per quanto già pianificato al fine di chiudere una trilogia. Presentato in una confezione digipak deluxe, il disco non si distacca dal filone portante dei lavori precedenti: ritmiche roboanti e imperiose accompagnano temi apocalittici e commentano questioni che riguardano anche la nostra attualità (su tutte la dedica a Theo Van Gogh). Sebbene questo artista sia di solito inserito tra i nomi più marziali della brown area, non cede mai al facile riferimento al passato, tant'è che guerre mondiali, elmetti, armi e vari movimenti politici e para-militari sono lasciati da parte, così come i samples d'epoca e la vena ambientale evocativa. Antelmi fonda tutto il lavoro su sonorità sintetiche nitide, evitando il ricorso scontato al lo-fi, e riesce a trasmettere in pieno una potenza e un'imponenza granitiche con titoli maestosi, che trascinano l'ascoltatore nel vortice, come "Si Vis Pacem Para Bellum" o "Coranic Submission P.2". Ne viene fuori una fulgida colonna sonora del nichilismo sottolineata, oltre che dai suoni, dalle parole ("Tabula Rasa", "The Land Of Fallen Suns"), dall'uso di un testo come "La Ballad Des Pendus", da una lunga sequela di 'fuck-off' che chiudono il booklet e che vi raccomando di leggere con attenzione, e forse anche dalla presenza vocale del nichilista italico per eccellenza Simone Salvatori (Spiritual Front). Per rinverdire la produzione Hau Ruck! serviva evidentemente il ritorno della vecchia guardia di stanza in Francia (tra cui anche Dernière Volonté), che non ha deluso le aspettative. Tensione garantita... meditate!
Michele Viali