06-03-2007
VV.AA.
"All My Dead Friends"
(Cold Meat Industry/Audioglobe)
Time: (74:40)
Rating : 7.5
La celeberrima label svedese, a differenza di altre etichette, non ha mai inteso auto-inflazionarsi con l'immissione sul mercato di un numero eccessivo di raccolte dalla dubbia utilità, preferendo concentrare i propri sforzi sulle release degli artisti del proprio roster e proponendosi di uscire con delle compilation solo quando ciò si riveli necessario ("The Absolute Supper" ce ne diede un esempio), o ancor meglio quando è un tema preciso a legare fra loro dei brani realizzati per l'occasione. E proprio quest'ultimo è il caso di questo nuovo sampler, edito in sole 2000 copie in formato digipack e contenente materiale completamente inedito da parte di 15 artisti del roster CMI, equamente divisi tra nomi affermati ed emergenti che spaziano fra generi quali industrial, dark ambient, neofolk, neoclassical, martial e tutte le altre definizioni riconducibili ad una label così caratteristica e fondamentale per questo segmento musicale. Il tema in questione ruota attorno alla dipartita, tant'è che il booklet contiene una sorta di 'epitaffio' diramato da ognuno dei progetti coinvolti, qui alle prese con brani che la stessa CMI ci ha voluto descrivere come decadenti e 'funerei'. Fra i nomi più noti ivi inclusi ritroviamo Atrium Carceri (davvero malinconica "End Titles", scandita da un convincente piano), Beyond Sensory Experience (la cui "In The Midst Of Death" suona rilassata e più 'musicale' del solito), Decadence (che si confermano come una versione più romantica e delicata degli Ordo Rosarius Equilibrio con "Love Is For Ever"), Coph Nia (con la solenne e possente "Hymn To Lucifer") e Pimentola (con l'ossessiva "Psychopomps" in odore di soundtrack), affiancati da progetti emergenti come ROME (con la decadente "A La Faveur De La Nuit"), i nostri apprezzati Medusa's Spell ed All My Faith Lost... (i primi con la grigia "Lulling", i secondi con la delicata "The Waves"), Stormfågel (il cui folk marziale resta minato da una voce femminile a tratti sgraziata), Letum e Foundation Hope (questi ultimi alle prese con brani di stampo puramente dark ambient). Fra la manciata di nomi nuovi scopriamo invece la cupa dark ambient di :Golgatha: (la cui "Rite Of Srping" sa infiammarsi con percussioni roboanti), la marzialità di Hrafn (la cui "Crawl Into Dread's Labyrinth Act 1" tocca i 10 minuti), l'ossessiva e disturbante industrial-ambient di Tharmapsal e gli spunti neoclassici di For Greater Good (la cui "Le Jugement Du Roi En Jaune" sfodera cantati a dir poco alienati). Molta carne al fuoco, dunque, e nella maggior parte dei casi anche di buona qualità: ribadendo che si tratta di materiale completamente inedito e realizzato per l'occasione, consigliamo questa succosa raccolta tanto a chi già conosce il roster di casa CMI quanto a chi ancora dovesse farsi un 'idea di cosa esso abbia da offrire (specialmente per quel che concerne le nuove e/o più recenti proposte).
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.coldmeat.se/home.html