19-05-2025
MINUSHEART
"M6"
(Echozone)
Time: CD (45:02)
Rating : 7
È una pausa di riflessione piuttosto lunga quella che i tedeschi Minusheart hanno inteso prendersi prima di tornare col loro sesto album, se pensiamo che il precedente "The Dark Side of the Sun" usciva ormai cinque anni fa. Dal quartetto teutonico, dopo i concreti segnali di crescita fatti registrare col penultimo lavoro in studio, ci si attendeva quel salto di qualità che, però, alla prova dei fatti pare al momento ancora rimandato. "M6" è sicuramente un buon lavoro, solido e compatto, che conferma quanto di positivo già dimostrato rinsaldando l'amalgama e l'affiatamento della band, e senza dubbio la formula è stata ulteriormente limata e rifinita, ma l'impressione è che i Nostri potessero andare oltre quelli che erano i propri limiti. Non che in un sound scarno, asciutto ed ossessivo, che mescola astutamente electro-punk, rock ed EBM in un acido e testosteronico vortice ben caricato di groove, manchino momenti capaci di forza trainante, come "Live Together" e il suo impatto frontale, una "My Enemy" dalle lente cadenze di scuola EBM, l'aggressiva "Set Your Bones", le meccaniche electro-punk di "Stop, Drop and Roll" ed il più elaborato, drammatico atto finale "Be Like Water". È tuttavia la serpeggiante e sinuosa "Sad But True", con la sua teatralità dark-electro, a rappresentare l'apice del dischetto, laddove diversi altri episodi paiono talvolta indugiare troppo sulla medesima formula (anche vocale, con quella sfrontatezza che in certi punti vacilla), insistentemente acida e nervosa nella sua essenzialità. Detto che la versione CD include, dopo un cospicuo spazio vuoto, una 66esima traccia "nascosta" (la durata indicata in alto è quella delle dodici song regolari), di "M6" non resta che ribadire come esso sia sì un'apprezzabile e valida conferma di quanto i Minusheart avevano già dimostrato, ma non quel salto di qualità vero e proprio che alcuni si aspettavano. Ai seguaci più fedeli, probabilmente, ciò basterà.
Roberto Alessandro Filippozzi